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ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE VEGETARIANA E VEGANA... SI Può? SI Può...

Dopo aver affrontato il tema della alimentazione complementare (alias svezzamento) non potevo non affrontare un tema caldissimo nell’ultimo periodo, dopo alcune mal-informazioni della stampa (al solito sensazionalistiche e poco approfondite) che hanno accusato la scelta vegetariana o vegana come l’ultima moda per ammazzare i bambini.

 

Partiamo dal presupposto che io sono vegetariana da due anni circa e che IO ho fatto questa SCELTA PERSONALE per la salute del mio corpo e in parte anche per scelta ecologica. E la mia famiglia mi supporta nella MIA SCELTA e mi aiuta nel momento in cui i nostri ‘pasti’ divergono.

 

Mio marito è un carnivoro convinto, ma da quando stiamo insieme, oltre ad aver migliorato molto la dieta che seguiva, ha scoperto alcuni sapori che non prendeva neppure in considerazione, solo perché nella sua ‘cultura’ alimentare non erano previsti. Le mie figlie, entrambe, sono onnivore (cioè mangiano sia alimenti vegetali che animali) e questo per scelta mia e di mio marito, ma soprattutto, al momento, per scelta loro! Penso, infatti, che uno svezzamento vegetariano o vegano sia possibile, fino a un certo punto… non fraintendete quello che sto per dire, lettori vegetariani e vegani del blog, ma la scelta vegetariana/vegana dovrebbe essere sì una scelta di salute, ma anche una scelta autonoma per il bambino!

 

Come abbiamo affrontato in altri post (come il libro di Paola Medde e quelli sullo svezzamento) i neonati che si approcciano ai nuovi sapori e all’alimentazione solida, sono incuriositi da ciò che c’è sulla tavola e da ciò che gli viene proposto, ma è anche vero che tendono (alcuni, non tutti) ad essere un po’ selettivi sulle scelte alimentari. Per questo quando alcune mamme mi chiedono cosa ne penso dello svezzamento vegetariano o vegano, non voglio dare informazioni né troppo ottimistiche né pessimistiche.

 

Dobbiamo ovviamente valutare l’impatto del nostro tipo di alimentazione sul bambino, nel senso che i cibi vegetali (solo vegetali) non forniscono alcune vitamine importanti per la crescita, che nei primi due anni di vita è esplosiva, sia in termini di fisico che di abilità e funzioni cerebrali. Due tra le vitamine più importanti da integrare, soprattutto nella scelta vegana, sono la Vitamina D e la vitamina B12.

 

Queste due vitamine sono le uniche due difficilmente assimilabili dai cibi (poiché sono pochi i cibi che le contengono e spesso hanno difficoltà anche ad essere metabolizzate) e sono contenute prevalentemente nei cibi animali. Nulla toglie che in realtà il deficit di queste due vitamine sia presente anche nella popolazione onnivora sia per stile alimentare scorretto, sia per obesità e sovrappeso, sia per manifestazioni genetiche di deficit enzimatici ma in primis, per la vitamina D, per una scarsa esposizione solare (leggi articolo sulla vitamina D).

 

Quando si tratta della salute dei nostri figli siamo molti attenti e scrupolosi, ma dobbiamo anche riconoscere la persona che abbiamo di fronte come un individuo (e nostro figlio è un individuo che ha una sua volontà ed una sua personalità e può avere anche delle scelte alimentari differenti dalle nostre).

 

Ci sono tantissimi studi recenti che dimostrano quanto una scelta vegetale comporti una riduzione del rischio di obesità sia nell’adolescenza che nella età adulta, e inoltre tantissimi studi (su adulti e bambini) dimostrano la qualità di una scelta vegetale rispetto a una onnivora, in termini di riduzione del rischio di patologie autoimmuni (tiroiditi, artrite reumatoide, lupus, sclerosi multipla), patologie metaboliche (diabete, ipercolesterolemia, iperuricemia) riduzione del rischio cardiovascolare (infarti, ictus, ipertensione arteriosa) e di malattie degenerative (Aalzheimer, demenze, Parkinson e altre patologie degenerativa).

 

Nel contesto dello svezzamento le scelte alimentari del bambino saranno legate a ciò che viene presentato in tavola, quindi quanto più bilanciata e varia sarà l’alimentazione della famiglia, tanto più sarà sana ed equilibrata anche l’alimentazione del bambino. Poi c’è da considerare l’opportunità dell’allattamento materno come un ‘bilanciante’ delle carenze della nutrizione selettiva del neonato, perciò è possibile abbondare con la proposta del seno e anche valutare l’opportunità di inserire alcune integrazioni nella dieta della madre (vitamine b12, d3 e calcio e ferro).

 

La scelta vegetariana mi sembra possibile affrontarla con un neonato, poiché la carne e il pesce forniscono si proteine di alto valore biologico, ma anche grassi e alcuni metalli pesanti (alcuni pesci) che non sono consigliabili in quantità eccessiva in un bambino così piccolo. Se si aggiungono poi i pasti con uova e latticini, i pasti vegetali vengono completati con l’assunzione di proteine di alto valore biologico, alcuni grassi (di cui si potrebbe fare a meno), ma soprattutto di vitamine del gruppo B e la D3.

 

Nella scelta vegana invece devono essere combinati tanti alimenti del mondo vegetale per poter avere una alimentazione equilibrata, però può succedere che alcuni gusti non soddisfino il bambino, o che alcuni non piacciano proprio.

 

Così come per la dieta onnivora, nelle diete vegetariana e vegana è quindi importantissimo mantenere la varietà degli alimenti e soprattutto le combinazioni adeguate, in particolare, se ci sono, anche le allergie. Ad esempio una allergia (non intolleranza) alle nocciole o alle noci o alle mandorle limita l’utilizzo di una delle fonti di Sali e calcio e grassi ‘buoni’ che in una scelta vegetale è molto importante, così come per un’eventuale celiachia. Quando esistono e sono conclamate alcune patologie in cui ci sono malassorbimenti o problemi di metabolismo di alcuni alimenti, vanno quindi prese in considerazione anche gli aspetti alimentari di queste patologie prima di scegliere per il nostro bambino. Per questo esistono dei professionisti, medici e nutrizionisti, riconosciuti e specializzati nella scelta vegetariana e vegana (che potete trovare sul sito della SSNV – Società di nutrizione Vegetariana), anche in campo pediatrico, che vi possano guidare nella scelta degli alimenti o nella ’compilazione’ di un menù famigliare adeguato a tutti.

 

Detto questo, spero che non sia passato il messaggio “la scelta vegetariana o vegana con lo svezzamento non è possibile”, perché sono convinta che invece lo sia, ma (c’è un ma) con le dovute attenzioni al comportamento del bambino e alle sue reali necessità, quindi senza imporre menù monotoni o scelte nostre e non loro. Inoltre, se il bambino va al nido NESSUN MEDICO VI RILASCERA’ UN CERTIFICATO FALSO in cui si richiede di seguire una dieta piuttosto che un'altra, poiché i certificato medici sono rilasciati per le patologie, non per le scelte alimentari, perciò dovrete accordarvi voi personalmente con il nido o con la mensa per mantenere questa scelta alimentare anche fuori casa.

 

Altra cosa che mi sento di consigliare è di non VIETARE alimenti (come la carne, il pesce, il latte, le uova ) a un bambino, senza una vera e propria patologia, perché è giusto che il bambino assapori e assaggi tutto, e anche perché il ‘proibito’ ha molto più fascino! Nel caso quindi il bambino vada ad una festa dove vengono proposte delle torte fatte in casa con latte e uova non accanitevi e PER CARITA’ non fategli portare una merenda tutta sua, perché è importante anche la condivisione dei momenti insieme ai suoi coetanei oltre che il non sentirsi ‘malato’.

 

Ovviamente alla sua festa di compleanno potrete proporre voi delle prelibatezze vegane ai commensali e dimostrare che ‘si può, e con gusto’… ma non trasformate la vostra scelta in un incubo di divieti e proibizioni per il vostro bambino.

Credo quindi che la cosa più giusta da fare sia continuare a casa sulla vostra strada, e parlare, tanto, al vostro bambino, spiegare la vostra scelta… mano a mano che crescerà capirà davvero perché a casa mamma e papà non mangiano gli animali e i prodotti degli animali e sicuramente confrontando il gusto con l’ecologia e la salute sarà in grado di decidere autonomamente e in tutta serenità come continuare la sua alimentazione.

 

 

Stefania - medico e mamma bis


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