
Dopo avervi raccontato la mia duplice esperienza con l’allattamento, oggi voglio parlarvi del delicatissimo momento dello svezzamento dei miei bambini o, se preferiamo, della così detta alimentazione complementare.
È una fase della crescita davvero importante, che va vissuta nel modo più sereno possibile, sia da parte del bambino, ma anche (soprattutto) della madre! Sono fermamente convinta, infatti, che sia importantissimo creare un rapporto sano con il cibo, e questo già a partire dallo svezzamento. Mentre molto spesso noi mamme abbiamo un approccio troppo forte, impositivo e apprensivo nei confronti dell’alimentazione, perché cerchiamo di trasmettere la nostra protezione anche attraverso il cibo.
Ma vediamo adesso il quando e il come partire con lo svezzamento dei nostri bambini.
Quando?
Lo svezzamento dovrebbe iniziare intorno al 6° mese. Dico dovrebbe perché non esiste un’epoca di inizio precisa e uguale per tutti i lattanti: il momento migliore per introdurre i primi alimenti solidi è infatti assolutamente individuale e deve rispettare le singole esigenze nutrizionali. E il vostro pediatra saprà senz’altro consigliarvi e guidarvi sulle tempistiche migliori per il vostro bambino!
Mi piace pensare che il momento giusto per iniziare ad introdurre alimenti differenti dal latte è dettato dal nostro bambino. In effetti ci sono alcuni segnali che il nostro bambino ci dà e che possono aiutare noi e il nostro pediatra a capire se il bambino è pronto ad iniziare lo svezzamento ad esempio se riesce a stare seduto/semi-seduto da solo, se inizia a mostrare interesse per il cibo che mangiano gli adulti, le sorelline e i fratellini, ma soprattutto se ha perso il riflesso di estrusione della lingua (cioè non sputa fuori con la lingua il cucchiaino che gli portate alla bocca), cosa che avviene verso i 6 mesi circa, permettendogli così di deglutire correttamente cibi densi. Inoltre, a questa età l’intestino sta raggiungendo un livello di maturità sufficiente per iniziare ad assumere alimenti solidi e semisolidi, come frutta e minestrine.
Per quanto riguarda la mia esperienza, sia con Lavinia che con Lorenzo, ho iniziato, su consiglio del pediatra, verso i 5 mesi e mezzo con la frutta a merenda, per poi inserire le prime pappe a sei mesi.
Come?
Ci sono diversi pensieri in merito alla modalità di svezzamento: personalmente ho sempre preferito iniziare con le classiche pappine consigliate dalla maggior parte dei pediatri, e questo per svariati motivi.
Con Lavinia, come succede spesso con le prime volte dei nostri figli, non ero particolarmente serena nell’affrontare questo importante passo… la dose è corretta? Va bene iniziare con questa verdura? E che tipo di carne e pesce è da preferire? Tanti dubbi e domande che il mio pediatra è sempre riuscito a togliermi! Così ho deciso di affidarmi ai suoi consigli riguardo ai quantitativi e l’assenza di sale. Inoltre questa scelta mi ha sempre trasmesso serenità per quanto riguarda la possibilità di soffocamento (è un aspetto che mi terrorizza!).
Detto questo, però, ho sempre proposto ai miei bambini qualsiasi tipo di verdura, senza seguire precise scalette di tempistiche e di tipologia di verdure da inserire, ma preferendo la stagionalità, la naturalità e la provenienza dei cibi. Abbiamo quindi aggiunto le varie creme di cereali e multicereali a base di riso, mais e tapioca, semolino (la preferita per entrambi i miei bimbi!) per poi inserire in alternanza anche la pastina.
Con Lorenzo, a differenza di Lavinia, sono stata molto più elastica e flessibile: ecco quindi che, dopo la sua pappetta, se mostrava ancora appetito o interesse verso qualche alimento presente in tavola, glielo proponevo ben tagliuzzato e sempre sotto la super visione di noi adulti!
Quindi qual è il metodo migliore per iniziare lo svezzamento dei nostri bambini? A mio modesto parere… l'importante è non farsi prendere dall'ansia e lasciarsi guidare un po' dall'istinto (senza dimenticare di confrontarsi con il pediatra)!! Sono fermamente convinta che il nostro sesto senso di mamme sia la nostra vera forza: siete voi le uniche a conoscere davvero il vostro bambino, le sue esigenze, le sue tempistiche… quindi, come vi dico sempre, sì ad una serena sperimentazione, no alla paura del giudizio! Facciamo sempre del nostro meglio, tutte noi!
Su una cosa, però, sono sicura che noi mamme siamo in totale accordo: non importa il metodo di svezzamento prescelto, ma che gli alimenti siano di qualità e garantiti dal punto di vista della sicurezza.
Caratteristiche presenti nella linea Pastine Mellin (www.mellin.it): adatta sin dall’inizio dello svezzamento, ha una formulazione a base di farina 100% di grano tenero e integrata con calcio, che contribuisce al normale sviluppo osseo del bambino, e con vitamine del gruppo B.

La linea Pastine, grazie a 100 anni di storia, nasce da materie prime selezionate e rigorosamente controllate ed è prodotto al 100% in Italia, con la garanzia di trasparenza dell’intero processo produttivo. Il Pastificio italiano dove viene prodotta la pastina, poi, sorge in un luogo incontaminato dove l’acqua di montagna conserva tutta la sua purezza e freschezza.
Inoltre, Mellin, è attenta davvero all’ambiente: la loro pasta viene prodotta utilizzando esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili come il sole, l’acqua e il vento.
La linea Pastine ha diverse forme (Cuoricini, Tempestina, Stelline, Semini, Perline Micron e Fili d’Angelo) ed è disponibile nella confezione da 320g e 500g, nei punti vendita della grande distribuzione, nelle farmacie e nei negozi specializzati per bambini.
E voi? Come avete vissuto questo delicato momento?
Linda
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