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DAY 4 NEW YORK. GREENWICH VILLAGE E DOWNTOWN

Il quarto giorno è stato senza ombra di dubbio il mio preferito. Abbiamo camminato tantissimo, ma ne è valsa davvero la pena!

 

Siamo partiti visitando la zona di Chelsea risalendo fino alla west 34 th, dove parte l’High line, una striscia verde che come un parco pensile all’altezza dei palazzi attraversa l’intero quartiere fino a Gansevoort per 2,3 km. Nasce su una sezione in disuso della vecchia ferrovia sopraelevata costruita per il trasporto merci e oggi è una stupenda passeggiata piena di fiori, alberi e giochi d’acqua.

 

Dopo la pausa pranzo siamo partiti alla scoperta del quartiere di Greenwich Village, decisamente accattivante, colorato e animato, divenuto infatti ritrovo di artisti e intellettuali negli anni ’50. Ed è proprio qui che non ho potuto fare a meno di fare la foto sulle scale del 66 Perry St, l’ingresso visto e rivisto mentre Carry Bradshaw esce di corsa da casa in “Sex and the City”. A pochissimi isolati di distanza, sulla 90 Bedford, c’è invece il condominio di “Friends”.    

Per raggiungere Dowmtown, abbiamo camminato lungo Hudson River Walk che per 8 km percorre lungo la costa tutto il lato sud-occidentale di Manhattan. Per il bambini c’è solo l’imbarazzo della scelta: mini-golf, parchi giochi, giostra con cavalli, giochi d’acqua e tantissimi prati verdi!

 

Improvviso e brusco il cambiamento di atmosfera appena si entra nella zona viva di Downtonwn. Wall Street, la Borsa più grande del mondo, è circondata da enormi grattacieli… e sorridi quando, passando davanti a Trinity Church, leggi sulla guida che nel 1846 questa chiesa era con i suoi 86 metri il monumento più alto della città, tanto da servire come punto di riferimento per le navi.

 

Ma la tappa più emozionante è il Ground Zero: oggi due vasche circondate da 400 querce bianche immortalano esattamente lo spazio delle fondamenta delle scomparse torri gemelle. Pannelli in bronzo circondano queste vasche e ricordano i nomi di tutti coloro che persero la vita durante l’attentato del 11 settembre 2001. Un’opera davvero commovente. Impossibile dimenticare.

 

La giornata si è conclusa con l’allegria dei due nanetti. Dopo una passeggiata al Battery Park (da dove partono i traghetti per ammirare la Statua della Libertà), siamo risaliti fino al Rector Park per giocare nella sabbia e su dischi giranti!    




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