INIZIARE A SCIARE. QUANDO E' IL MOMENTO MIGLIORE?

Ciao a tutti, sono Daniela e oggi scrivo in qualità di maestra di sci e mamma.

 

Per cercare di darvi due semplici consigli su come e quando insegnare lo sci alpino ai bambini, desidero mettere proprio in questo ordine le mie due realtà. Essere diventata prima maestra di sci e poi mamma mi ha regalato l’opportunità di capire tantissime cose. All’età di 18 anni mi sono promessa che, se avessi mai avuto dei figli, non avrei mai assunto certi atteggiamenti che vivevo quotidianamente al lavoro.

 

Sì, perché prima di parlare di qualsiasi sport e di come è meglio approcciarsi, bisogna innanzitutto istruire noi genitori. Ecco, cari mamme e papà, molto dipende da voi.

 

Non esiste un età precisa per provare a sciare per la prima volta: a 5 anni quasi tutti sono pronti a livello motorio, ma si può iniziare anche prima, a 3 o 4 anni! Quello che fa davvero la differenza è l’approccio mentale!

 

Se si decide di affidare il proprio bambino ad un maestro di sci, bisogna affidarlo con la piena fiducia, perché in quel momento stiamo donando a nostro figlio un’ora spensierata di crescita con un professionista! La nostra professione è davvero una vera vocazione e la strada per diventarlo è dura e lunga, piena di nozioni non solo atletiche, ma soprattutto psicologiche volte ad accogliere e capire il cliente, specialmente il bambino.

 

Quindi una volta acquistata una lezione, tutte le frasi successive alla mera presentazione del bambino sono dannose e superflue…. “Mio figlio fa già la pista nera (a 4 anni?!)”, “Guardi maestra lui è un frignone non si spaventi, ma se ha bisogno io sono qua che vi guardo”, “Amore ciccio di mamma (ma un nome non ce l’ha?!) non andare così veloce che cadi”, “Tesoruccio non è che avrai freddo con questo tempo gelido e grigio”, “Vieni qua pucci pucci che ti dò un orsetto gommoso, altrimenti farai troppa fatica”… 

 

Ehhh?! Aiuto qualcuno mi metta una palla di ghiaccio in bocca!! Quando sento queste cose implodo… come faccio a comunicare, senza rischiare la denuncia, che così NON SI FA!? “Allora signora se lei vuole andare al bar al caldo ci penso io a sua figlia, la aspettiamo tra un’ora”. Ed ecco che tutto magicamente si trasforma. Il bambino non vede più la mamma e non cerca più il suo contatto visivo, diventa concentrato, attento e senza barriere, genuino! 

 

Così la lezione può iniziare! All’inizio mettersi ad altezza bambino è fondamentale, bisogna sintonizzarsi sulla sua frequenza, entrare nel suo mondo, instaurare piena fiducia è fondamentale!! A questa età fanno fatica anche a capire alto e basso, destra e sinistra, bisogna dialogare con il loro linguaggio, l’approccio deve essere molto graduale!

 

La maggior parte delle volte, a 4 anni, ci troviamo dopo mezz’ora seduti per terra, pieni di neve (speriamo che la mamma non ci sgridi) con uno sci solo (solitamente Tom, perché Jerry l’abbiamo lasciato alla partenza del tappeto) che ci raccontiamo l’ultimo episodio di Peppa Pig e che giochiamo con il Teletubbies che la maestra tiene sempre nel suo cappuccio. In quel momento sono certa che la mamma camaleonte si è perfettamente mimetizzata dietro un abete e ci sta guardando pronta ad esplodere, ma non importa, in quel momento so che sto facendo il mio lavoro in modo corretto! Se il bambino mi darà fiducia le prossime lezioni si evolveranno nel verso giusto, nel rispetto dei tempi del piccolo apprendista. Perché sono certa che ogni madre ha insegnato al proprio figlio a camminare in soggiorno e meglio se senza tappeti (non sia mai che inciampi) e non sulla rampa delle scale di un condominio. 

 

E così dopo aver imparato a camminare con questi scarponi stretti e scomodi e dopo aver capito che gli sci SCI…volano (uno alla volta, poi tutti e due insieme), impareremo a fare lo spazzaneve imitando i disegni sui tappeti didattici che tutte le scuole di sci dispongono e che insegnano a unire e allargare gli sci (“Mamma mamma oggi ho fatto la pizza” “Ehhhhhh… siete stati al bar?!”), impareremo a rialzarci (sì perché caro papà cadendo si impara), impareremo a metterci e toglierci gli sci da soli (la mamma può andare, IO mi arrangio), impareremo ad ascoltare e a raccontarci ed infine, impareremo ANCHE a sciare! 

Solo per informazione generale, ultimamente le punte o puntine (ausili per tenere le punte degli sci unite e aiutare a fare lo spazzaneve) non sono più così usate, ma si è optato per altri metodi un po’ più lenti, ma più efficaci. 

 

Con bambini più grandi il discorso cambia, non hanno bisogno di un’ attenzione così esclusiva e quindi l’approccio è diverso! A queste età i corsi collettivi possono essere molto utili anche a livello di socializzazione… i bambini imparano molto imitando e in fila indiana bisogna rispettare le regole!

Il divertimento poi è assicurato, si fondono culture, dialetti e accenti diversi, la lezione diventa un momento di crescita per tutti (non solo sportivo)! 

Alle elementari si può anche pensare alle prime gare, il circuito baby-cuccioli inizia a 6 anni e qui si inizia a conoscere il mondo dell’agonismo… ecco che si potrebbe scatenare l’inferno se parliamo di genitori/gare/agonismo, meglio evitare polemiche e ricordare solo che il bambino deve essere spronato, non obbligato!

 

Per quanto riguarda l’attrezzatura per i primi anni può essere molto comodo ed economico noleggiare sci e scarponi nei fornitissimi noleggi che troviamo ovunque, dove ad ogni cambio stagione si prende l’attrezzatura più consona alla crescita del bambino (il costo per sci e scarponi per una stagione si aggira sui 70 euro). A partire dai 6 anni invece si può anche pensare all’acquisto di sci e scarponi! Attenzione agli scarponi che sono il perno centrale, e devono essere perfettamente della misura del piede. Per gli sci, invece, all’inizio si predilige una misura più bassa per facilitare l’apprendimento. Discorso diverso per il casco, sarebbe utile acquistarne uno proprio che si userà sicuramente per molti anni e verrà usato anche per slittate e bobbate a tutto spiano! Per il vestiario invece, sì a abbigliamento impermeabile e comodo, a guanti e intimo caldo… sulle Dolomiti non è mai morto nessuno per il troppo caldo!

 

Chiudo con la speranza che negli anni ci siano sempre più bambini che vogliono approcciarsi al mondo dello sci, che poi non è altro che un vettore per conoscere la natura, le montagne, il bosco, la neve, gli animali, respirare aria fresca e godere di una cioccolata calda a suon di “diaolini” e nasi gelati! Una volta a casa ci sarà la mamma, il papà, la nonna, il nonno, gli zii o chi per essi che ci riscalderanno le mani semplicemente chiedendo “TI SEI DIVERTITO?”

 

Quindi forza bambini, avanti tutta!! Noi maestri siamo fieri di voi, sempre!! 

 

Siamo qui per farvi assaporare la nostra passione verso lo sport e la natura e farvi godere di ogni singolo momento di questa fantastica attività, che altro non è che la condivisione di un insieme di emozioni che includono felicità e fatica, vittorie e sconfitte che ricorderete per tutta la vita!

 

E da grandi, proprio come me, vi imbarazzerete ancora a salutare il maestro di sci che vi portava dietro un albero a fare la pipì!!

 

Daniela

 

 

Di seguito i link ai siti delle scuole italiane di sci della Valle di Fiemme e Fassa

Alpe Cermis Cavalese

Alpe di Pampeago

Alta Val di Fiemme

Moena

Vigo

Pozza

Campitello

Canazei

 

Foto di visitfiemme.it



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Commenti: 3
  • #1

    Federica! (giovedì, 25 gennaio 2018 09:03)

    Fantastica!!!!

  • #2

    Sere (giovedì, 25 gennaio 2018 10:01)

    Bellissimo Post! Spero che le mie figlie possano incontrare un maestro/a di sci � così quest’anno..io prometto di non fare il camaleonte! �

  • #3

    Marta (venerdì, 01 febbraio 2019 10:57)

    Bellissimo post, il discorso "fidatevi dell'insegnante" vale davvero per tutti gli ambiti e tutte le discipline. Io non so sciare, ma ci tengo che i miei figli possano farlo se lo desiderano anche se questo comporta un sacrificio economico e di tempo. Il papà scia perfettamente ma non è un ma strozzo quindi si alle lezioni sia per la bimba di 3 anni che per il bimbo di 5. Avranno tempo per andare col papà, ma l'impostazione deve essere data dall'insegnante.