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"I BAMBINI E IL CIBO", IL LIBRO DI PAOLA MEDDE

Bello, bello, bello.... Le prime parole che mi vengono in mente dopo aver letto tutto d'un fiato il libro “I bambini e il cibo. Strategie pratiche per portare a termine con successo l’educazione alimentare” di Paola Medde.

 

La mattina che Linda mi ha telefonato e mi ha detto:" Ciao Stefania, ho un libro per te sulla nutrizione, ti andrebbe di leggerlo e scrivere una recensione?", ho pensato :"Mannaggia un altro libro sulla nutrizione, e quando lo trovo il tempo di leggerlo?" Ma ho detto sì e ho fatto bene!!! Questo piccolo libricino di 138 pagine (bibliografia e ringraziamenti esclusi 😄) scritto da Paola Medde, psicologa e psicoterapeuta, che da anni si occupa di comportamento alimentare, non vuole essere un ennesimo libro teorico che elenca -come facciamo noi medici- consigli nutrizionali e informazioni per avere una dieta equilibrata e bilanciata (nozioni peraltro ampliamente e forse eccessivamente esposte  sulla rete e in particolare sui social), ma vuole essere un vero e proprio vademecum "pratico" per i genitori che sono in difficoltà con il comportamento alimentare dei propri figli.

 

Si tratta di un tascabile, con un’immagine divertente e quanto mai insolita in prima pagina: una bambina felice che, seduta davanti ad una tazza di carote e due mele, sgranocchia sognante una  di queste verdure arancioni... MA QUANDO MAI?!?! Ecco, tendenzialmente la scena in casa mia è mia figlia duenne che, seduta con una gamba sul tavolo e l'altra che calcia ripetutamente il tavolo, con un libro aperto di fianco al piatto, lotta e tiene il muso per non mangiare le verdure...anche se le piacciono... Ma giusto per fare un pò di scena! Magari le spalma sul muro o sulla finestra di fianco al tavolo facendole catapultare con la forchetta, o cerca di imboccare il naso o le orecchie della sorellina che ancora non ha iniziato lo svezzamento… scene di ordinaria routine familiare insomma…

 

Ma torniamo al libro, dove ero rimasta... lo avevo detto a Linda che non sono brava a scrivere e che mi perdo, quindi prendetevela con lei se vi state stufando! Ecco... Allora… Paola Medde è un’esperta in mindfullness e counselling, soprattutto nei disturbi alimentari, ma anche nelle difficolta di gestione alimentare - fisiologica dei bambini. È molto interessante il suo metodo di scrittura e il come si rivolge ai genitori, non dandogli ricettine segrete per convincere i bambini a mangiare, magari nascondendo le verdure o cambiando il sapore del cibo proposto, ma delle tecniche pratiche per capire se c'è un vero problema (e diciamocelo di paranoie noi genitori ce ne facciamo a sufficienza, soprattutto quando si tratta di cibo!!! ) e, se il problema è reale, aiuta i genitori a trovare una soluzione, pratica e plausibile.

 

Una cosa che mi ha colpito e la semplicità con cui ha esposto le normali fisiologiche e frequentissime paranoie delle mamme: mangia troppo, mangia poco, mangia sempre le solite cose, non mangia la verdure, mangia sempre (fame emotiva! Ovvero quella che normalmente ci prende alle 14.00 del pomeriggio, dopo aver lavorato dalle 5.00 di mattina con il primo rigurgito di latte, sveglia, pulisci e cambia pannolino, prepara colazione, cambia altro pannolino, si svegliano papà e figlia grande, coccole alla grande, prepara colazione alla grande, fai colazione -forse- cambia il pannolino, pulisci la grande, vestila per asilo, cambia di nuovo pannolino alla piccola, vesti la piccola, la grande (ovviamente) ha fatto cacca, cambiala di nuovo, dai il latte alla piccola, ricambia il pannolino per scorreggina umida, mettiti la giacca, ah no aspetta, lavati, sistema alla bellemeglio i capelli, vestiti, pulisci il rigurgito della piccola, cacchio non sulla maglia appena messa, cambia maglia, metti la giacca a tutte e tre, esci di casa, metti le scarpe alla grande, mettiti le scarpe, parti con la macchina e vai all'asilo, scarica le pupe, vai al lavoro, cacchio sono le 9, inizia la giornata di lavoro, sono le 12... Ok, devo fare la spesa, andare a prendere la piccola, preparare il pranzo, mangiare, darle il latte, passeggiata al sole per farla addormentare e prendere un pò d'aria che le fa bene, bene dorme. Ok sono le due e ho fame!!!! Ma è fame??? No è voglia di cioccolato. Ok è fame emotiva.

 

Ogni tipologia di “apparente disturbo” è analizzata sotto la lente di ingrandimento della “normalita” del mondo dei bambini, chiamata anche fisiologia. Paola Medde spiega con parole semplici come l'evoluzione (nonostante l'uomo moderno ci metta lo zampino) ha insegnato ai bambini a comportarsi in un certo modo verso il cibo, la novità, il sapore diverso. Dico “nonostante l'uomo moderno” perche, se ci pensiamo, i nostri bambini, così come noi, sono bombardati da messaggi subliminali e continui in tv, sui siti internet e sui social di cibo spazzatura '”vestito” da biologico, da naturale, da sano e salutare, pieno di zucchero sale e conservanti.

Paola Medda, quindi, analizza benissimo come il conflitto e l'angoscia dei genitori si sia incrementata negli ultimi anni, con tutte le eccessive informazioni che ci vengono propinate giornalmente appena giriamo l'angolo.

Oltre a questo, parla anche del confronto con gli altri genitori, che hanno sempre una parola di conforto (se, come no....) e che sanno sempre come risolvere il tuo problema, e che ti fanno sentire come “quella che sa, ma non puo e che non riesce”.

 

Centra il punto e dice chiaro e tondo come il comportamento alimentare sia un complesso fatto di influenze sociali (genitori, nonni, amici, momento), condizionamenti ambientali (un bimbo indiano avrà un’abitudine a certi sapori che un bambino italiano magari svilupperà quando sarà molto più grande), processi di apprendimento (lenti e ripetuti) e abitudini automatiche (innate e istintuali).

 

Poi sottolinea che, da brave mamme paranoiche che spesso inutilmente siamo, può capitare che tendiamo ad esagerare e a vedere problemi dove in realtà non ce ne sono. Alla fine di ogni capitolo, inoltre, è sempre presente un esercizio per aiutare i genifori a capire se il problema esiste e, se c'è, a chiarire i dubbi riguardanti quel problema.

Il manuale può essere letto tutto (e ve lo consiglio davvero!!!), oppure si può saltare direttamente al capitolo che più interessa, senza guardare le alter problematiche. A mio parere (da dietologa) vale la pena di leggerlo tutto, perché dà un’idea completa di come agire, di come comportarsi.

 

Una cosa che ci tengo a sottolineae però (e che anche Paola Medde ripete di continuo nei vari capitoli) è che, per creare delle corrette abitudini alimentari nei nostri figli, è necessario creare un’abitudine, e le abitudini hanno bisogno di tempo, pazienza e ripetizione per essere consolidata nel comportamento giornaliero.

Se però cercate un libro che vi dia la soluzione immediata senza fatica e senza impegno da parte vostra, come una bacchetta magica che trasforma il vostro bambimo pastasciuttaro in bianco a degustatore di tartufo in crosta di quinoa aromatizzata alla curcuma, avete sbagliato libro... Lasciate perdere.... Innanzitutto pazienza (ahimè scarsa...), tempo (poco pure quello) e ripetizione.

 

Ricordiamoci sempre che le abitudini dei bambini a tavola si sviluppano già a partire dalla gravidanza (attraverso il liquido amniotico) e poi attraverso il latte materno per quando riguarda i sapori. Le abitudini comportamentali, invece, vengono dal contesto in cui il bambino vive il pasto, perciò da voi. Detto questo, non si vuole colpevolizzare nessuno, ma ribadire che le buone abitudini si apprendono con pazienza, ripetizione e imitazione… quindi magari, dopo aver letto questo post e, forse, aver letto il libricino, comincerete a guardarvi a tavola in maniera diversa, e tutto vi verrà più facile.

 

Per le mamme mi sento di aggiungere un ulteriore consiglio, dettato dalla esperienza professionale, ma anche personale di mamma bis: se vi rendete conto di non avere la situazione in mano e che da sole non ce la fate, fatevi aiutare… da altre mamme, da professionisti, da chi può con il suo sostegno indicarvi una via di uscita da un comportamento ripetitivo che ingigantisce i problemi… se esistono realmente! J

 

Che altro dire, buona lettura!!!

 

Stefania



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Commenti: 1
  • #1

    Paola Medde (lunedì, 27 marzo 2017 10:52)

    Grazie mille Stefania per i complimenti. Detto da un medico che si occupa di alimentazione poi!
    L'idea è proprio quella di informare e sciogliere dei nodi. Troppo spesso, i genitori di oggi creano problemi in campo alimentare proprio per eccesso di "cura" e l'eccesso di cura, sappiamo può portare grossi danni.
    Grazie ancora per tutto. Queste piccole fatiche hanno senso solo ed unicamente se c'è qualcuno che apprezza e ne chiarisce il significato.
    Per qualsiasi cosa hai la mia mail.
    Un saluto