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MAMME NEL MEZZO

In Italia è esplosa violentemente la bomba vaccinazioni. E le due fazioni pro e contro vaccino hanno iniziato a dichiarare con forza il proprio pensiero.

 

C’è chi dichiara che sono la salvezza dell’umanità e chi sostiene che sono solo uno strumento farmaceutico per farci ammalare.

C’è chi afferma con fermezza che ci proteggono dalle malattie, e chi si rifiuta di farli perché le malattie ce le fanno venire.

 

E poi ci siano noi, le mamme che stanno nel mezzo.

Le nostre conoscenze mediche sono pari a quelle degli uomini quando gli parli di Brooke e Ridge. Stessa cosa se si parla di scienze biomediche e immunologia. Non ne sappiamo un’emerita fava di niente.

 

Abbiamo, però, deciso di vaccinare i nostri figli e di credere alla scienza.

 

Perché è giusto così.

Sì, siamo senza un nostro pensiero parte uno.

 

Perché la nostra famiglia ha sempre vaccinato.

Sì, siamo senza un nostro pensiero parte due.

 

Perché noi stesse siamo state vaccinate.

Sì, siamo ancora senza un nostro pensiero parte tre.

 

Perché è un dato di fatto che stanno aumentando prepotentemente determinate malattie.

Per citare numeri precisi dobbiamo prima fare una ricerca, a memoria non li sappiamo.

 

Perché ci aggrappiamo al fatto che, quando in passato il vaccino era di massa, queste determinate malattie erano dei casi rarissimi. Ora che sta lentamente svanendo l’effetto gregge del vaccino, metti complici i giornali, metti complici le televisioni, la loro diffusione è in aumento.

2+2=4. Questa somma la sappiamo fare.

 

Perché crediamo nella responsabilità sociale e nella tutela di quei bambini che non possono essere vaccinati per svariati motivi.

 

Ma noi mamme nel mezzo ascoltiamo, parliamo, condividiamo pensieri anche con chi, di vaccini, non ne vuole proprio sapere. E di dubbi ce ne vengono eh, altro che!

 

Il web è il nostro peggior incubo.

 

Quando ci arriva la convocazione al vaccino, non ci presentiamo fino al quarto richiamo, perché non è prudente andare con il nasino che cola. Sì sì cola, ho visto una goccia.

 

Quando siamo in attesa fuori dalla porta e sentiamo gli altri bambini piangere, sorridiamo al nostro con aria di strafottente serenità, mentre vorremmo solo prenderlo e scappare a gambe levate.

 

Quando l’ago entra per la prima volta nella pelle di nostro figlio, scoppiamo in lacrime.

 

Quando l’ago entra le volte successive, iniziamo a pregare che vada tutto bene. Perché bo, non si sa mai…

 

Anche poche linee di febbre ci mandano nel pallone. Così come lo stato di irrequietezza post vaccino.

 

Noi mamme nel mezzo, in sostanza, ce la passiamo proprio male. Non abbiamo la forza, né le conoscenze (vere) di abbracciare con coerenza una presa di posizione. Abbiamo deciso di fidarci della scienza, ma il mondo anti vaccino ci porta, volente o nolente, a porci delle domande, anche se a parole ci convinciamo ogni volta che facciamo bene a vaccinare i nostri bambini. Domande che portano dubbi, incertezze, paure.

 

È un gran casino, fidatevi. Quindi non incazzatevi con noi se non siamo ogni giorno coerenti e ferme nella nostra decisione e se non sempre riusciamo a difendere con forza la corrente pro vaccino. Perché si tratta dei nostri bambini. Ansia e insicurezze sono una costante quando si parla della loro salute.

 

Linda, Mamma nel mezzo.



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