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PENTIRSI DI ESSERE MADRE

Ieri sono stata con Lavinia in ambulatorio per una visita medica. Nella sala di attesa c’erano altre due signore, avranno avuto su per giù una quarantina d’anni.

Lavinia sfogliava il suo libro mentre io la osservavo in silenzio, pertanto mi è stato impossibile non ascoltare la loro conversazione.

Conversazione che ha generato in me molte riflessioni, domande ed emozioni contrastanti.

 

“A volte mi pento di essere diventata madre”

Senza grandi giri di parole, la confidenza è stata sostanzialmente questa.

 

Ci si può quindi pentire di diventare madre o padre?

 

Ieri ero basita e scioccata.

I bambini ti stravolgono la vita, i bambini diventano il tuo scopo di vita, i bambini rendono più sopportabili anche i dolori che la vita ti mette di fronte. I bambini sono la prova che si può amare incondizionatamente. Personalmente, i miei bambini sono la cosa più bella che abbia mai fatto in vita mia.

 

Oggi, invece, mi sono sforzata ad aprirmi ad altri punti di vista.

Innanzitutto, diventare madre non è mica tutto rose e fiori. Fisicamente e mentalmente è un continuo mettersi alla prova. Dal momento esatto in cui i tuoi occhi vedono quelle due lineette parallele la prospettiva di vita cambia totalmente, viene stravolta in pochi minuti di attesa.

Sì perché durante la gravidanza si è assalite da nausee, insonnia, dolori alla schiena, alle gambe. Nei migliori dei casi si ha solo a che fare con qualche chilo di troppo, nei casi peggiori si è costrette a restare a letto per un distacco della placenta. Poi arriva il parto. Se è naturale sono dolori che ciao proprio, se è cesareo il post parto ve lo raccomando. Seguono notti infinite e discussioni a ruota su allattamento, come e dove dormire, svezzamento, nido o nonni, vaccino e non. Educazione di questo o di quell’altro tipo. E avanti così, avanti e ancora avanti.

Diciamocelo, non è proprio la cosa più semplice del mondo fare la mamma… basti pensare alle acrobazie che facciamo ogni giorno per destrarci al meglio tra casa, lavoro, vita sociale, tempo per se stesse, coppia, gestione calendario dei bambini.

 

È possibile, quindi, che la stanchezza, lo sfinimento e la rivelazione di una vita che prima poteva solo essere immaginata e vista nei film, possa portare una mamma a dire basta, mi pento, non vorrei più essere madre?

 

Altro pensiero: ci sono effettivamente donne che non hanno nessuna attrazione per la maternità e per i bambini, neppure se si tratta dei loro nipoti, vicini, cuginetti e chicchessia. Si ok giochiamo un’oretta, va bene, poi tanto per fortuna ve ne andate a casa vostra con i vostri genitori. Ci sono donne che non sono fatte per essere madri e che, essendo consapevoli di questo, non vogliono mettere al mondo dei figli. E per questo non vanno assolutamente né accusate, né giudicate. Anzi stimate per questa responsabile decisione.

 

È possibile che alcune donne, nonostante queste sensazioni, cerchino una gravidanza, con la speranza di “trovare” il senso materno dentro di sé solo in seguito? Per poi scoprire che no, fare la madre davvero non fa per sé?

 

Poi non mi permetto di entrare in merito a quelle delicatissime situazioni di violenza che hanno portato ad una gravidanza indesiderata. Non posso neppure immaginare quello che si può provare, i sentimenti che nascono nei confronti del mondo, di se stesse e della vita che cresce nel proprio grembo.

 

È possibile quindi pentirsi di essere diventata madre? Di aver messo al mondo un figlio?

A quanto pare sì, è possibile.


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