CIUCCIO: DARLO O NON DARLO?

 

Il ciuccio è sicuramente uno dei primi dilemmi che una neo mamma si trova ad affrontare: darlo o non darlo? Fa bene o fa male? Per tante mamme è una salvezza, per altre è assolutamente da evitare!

 

Vi racconto quindi la mia esperienza in questi sei anni da mamma e, in particolare, ora con Ludovica e il succhietto Ultra Air di Philips Avent.

 

Tutti e tre i miei bambini hanno sempre accettato il ciuccio fin dalla nascita e da parte mia non ci sono mai stati grossi timori nel darlo. Le ostetriche, giustamente, mi hanno sempre informato sulla possibilità che potesse interferire sull’allattamento, ma fortunatamente questo non è mai accaduto e quindi non ho sentito l’esigenza di vietarlo.

Anche perché, già durante la prima gravidanza, leggendo libri e portali scientifici sul web, avevo appreso che la suzione, anche se non funzionale al nutrimento, è un istinto innato che genera soddisfazione e tranquillità anche nei bambini prematuri. Inoltre il ciuccio ha il potere di consolare e di generare un effetto analgesico per il piccolo.

 

Quindi si trattava di scegliere se dare il seno al primo verso di richiamo o provare a scendere a compromessi con il succhietto… ho voluto provare la seconda strada! 😉

 

Inoltre, sebbene non sia ancora perfettamente chiaro il motivo, far addormentare il bambino con il ciuccio in bocca riduce il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome, ovvero Sindrome della Morte Improvvisa del lattante – morte in culla), tragico evento che può accadere tra il primo ed il sesto mese di vita del neonato.

 

E poi dai, il ciuccio non vizia… si nonne, mi riferisco a voi, che troppo spesso ci venite a dire che così li viziamo! Credo che anche il succhietto, come tutto, se usato con buonsenso, non sia una tragedia! Io personalmente a Ludovica lo offro nei momenti di pianto come oggetto di consolazione e prima di addormentarsi come coccola. Stessa cosa anche quando sono più grandicelli: sia con Lavinia che con Lorenzo ho cercato di abituarli a non utilizzare il ciuccio di giorno e quando eravamo a spasso, ma a trovarlo solo nel loro lettino prima della nanna.

 

Credo anche, però, che sia giusto iniziare a toglierlo tra i 12-18 mesi. Gli specialisti, infatti, sostengono che dopo questa età, l’uso prolungato del ciuccio, potrebbe compromettere diversi aspetti legati allo sviluppo, come la dentizione, il linguaggio, la posizione della lingua nel palato.

 

E come si fa? Come tutto quello che riguarda i bambini, la risposta che mi sento di darvi è sempre la stessa: vuoi o non vuoi, è la verità che ogni bambino è differente, che ogni bambino ha tempi e modi tutti suoi per affrontare i cambiamenti. Dovete sperimentare!

 

Ricordo ancora il momento in cui Lavinia ha tolto il ciuccio: una sera era dalla nonna e, prima di dormire, non riusciva più a trovarlo… panico… cerca nel lettino, sul divano, tra i giochi… niente, il ciuccio era praticamente scomparso! Quindi la nonna ha iniziato a consolarla dicendole che purtroppo avrebbe dovuto farne a meno per quella notte e che però avrebbe potuto dormire con tutti gli animaletti che voleva nel suo lettino. Così, un po’ sconsolata, Lavinia quella notte si addormentò senza il ciuccio. La sera dopo, a casa, ho provato a nasconderle il ciuccio e a comportarmi come aveva fatto la nonna. Esperimento riuscito! E così, da quel momento ha smesso di usarlo!

 

Ma torniamo al nostro ciuccio… Da qualche settimana con Ludovica stiamo usando Ultra Air di Philips Avent.

 

Sulla confezione c’è scritto che, da un test effettuato negli USA nel 2016-2017, questo ciuccio è stato accettato mediamente dal 98% dei bambini… e anche qui posso confermarmi che la piccolina lo ha apprezzato!

 

Da poco disponibile in una confezione singola (potrebbe essere un’idea carina per Natale!), oltre ad essere molto leggero, è stato studiato per evitare che la pelle intorno alla bocca si irriti. Grazie infatti ai 4 fori extra-large, l’aria continua a traspirare, mantenendo la pelle asciutta durante l'utilizzo.

 

La tettarella ha una forma che rispetta denti, gengive e palato e la scatolina, oltre a svolgere la funzione di contenitore, permette anche la sterilizzazione nel microonde in soli 3 minuti!

 

Se volete approfondire, vi lascio il link del ciuccio che sta usando ora Ludovica!

 

Linda

 

 

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