Il nostro weekend sul Lago di Garda vi è piaciuto parecchio… e allora ecco qui racchiuse tutte le info in un unico post.
Siamo stati 3 giorni nei pressi di Lazise, ospiti nel bellissimo campeggio Idea Lazise Camping Village, uno dei 19 campeggi della catena Lago di Garda Camping, portale di riferimento per gli amanti della vita da campeggio sul Lago di Garda!
PRIMO GIORNO - SENTIERO BUSATTE TEMPESTA
Finalmente fatto! Possiamo aggiungere il famosissimo sentiero Busatte - Tempesta tra le nostre esperienze! È anni che desideravo andarci e le aspettative non sono state deluse, sebbene il cielo non fosse dei più belli.
Si tratta di un giro panoramico decisamente alla portata di tutti (sono sconsigliati i passeggini però), ma che lascia senza fiato!
Si parte da località Busatte (Torbole) dal parcheggio del Parco avventura delle Busatte. In alta stagione, ho visto che c’è anche un altro ampio parcheggio un po’ prima. Il sentiero è ottimamente segnalato e parte appena superato il parco avventura.
Dopo aver collezionato da un po’ di anni etichette come “sei esaurita”, “calmati”, “sei troppo agitata”, ho finalmente trovato il giusto nome per descrivere quella che è la situazione che accomuna la quasi totalità (potrei anche azzardare e togliere la parola “quasi”) di noi mamme.
CARICO MENTALE
Vi confesso che la cosa mi ha dato non poco sollievo. Perché la cosa più difficile di tutte era riuscire a comunicare a parole come mi sento in alcuni momenti particolarmente intensi della mia vita. Momenti in cui sono consapevole di non stare bene con me stessa e con gli altri, ma che sentivo di non riuscire a spiegare al meglio a chi mi sta vicino, in primis mio marito.
Il Geotrail Dos Capèl è un sentiero tematico ad anello con 13 postazioni didattiche curate dal Muse Museo delle Scienze di Trento e dal Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo.
Si tratta di una passeggiata di media difficoltà dove scoprire le Dolomiti, riconoscendo attraverso giochi ed indovinelli tutte le sue differenti rocce.
La partenza e l'arrivo di questo sentiero è presso la stazione a monte della seggiovia che porta al Rifugio Passo Feudo (prima della seggiovia bisogna prendere la telecabina Predazzo-Gardonè, che parte dal grande parcheggio dell'impianto di risalita a Predazzo, alla fine del paese, andando in direzione Moena). Il tempo di percorrenza è complessivamente di 30 minuti circa.
Latemar Discover Tour è un semplice sentiero tematico in quota adatto a tutta la famiglia.
Arrivati a Pampeago - Tesero (Val di Fiemme), prendete la seggiovia "Agnello" e, una volta arrivati a monte, seguite le indicazioni "Latemar Discover Tour".
Il sentiero porta verso la località Tresca, prosegue attraversando il Dos Capèl e il Passo Feudo, fino ad arrivare all’arrivo della seggiovia Latemar, con la quale si tornerà al punto di partenza.
Il Bosco Nascosto è un sentiero tematico facile e alla portata di tutti. Basta chiedere presso qualsiasi esercizio del comune di Daiano-Ville di Fiemme la mappa, per poi decidere se seguire il percorso blu (lungo) o rosso (breve).
Non è previsto l'uso della telecabina e non è un sentiero adatto al passeggino, quindi vi consiglio di munirvi di zaino da montagna, marsupio o fascia per i bambini più piccoli.
Vediamo ora i due distinti sentieri: partono entrambi dal centro del paese di Daiano, ma vi consiglio di posteggiare l'auto nelle vicinanze del Birrificio "La Birra di Fiemme". Per arrivare fino a qui, la strada è piuttosto in salita e si rischia che i bambini siano già stanchi ancora prima della partenza. Prendendo la strada che sale in direzione del campo sportivo, quasi subito vedrete sulla sinistra l'inizio del sentiero tematico, ben indicato da uccellini in legno colorati di rosso o di blu a seconda del sentiero scelto.
Chi mi conosce da un pò sa che, negli ultimi anni, mi sono impegnata per rendere la mia famiglia più attenta all’ecologia. E ho cercato di farlo a piccoli passi.
Da quando ho ricordo faccio la raccolta differenziata della plastica, carta, vetro, secco, umido. E settimanalmente vado in discarica a portare cartoni, tetrapack, olio esausto, cenere.
Sono partita iniziando a cambiare le mie abitudini di donna: ho sostituito gli assorbenti con la coppetta contenitiva in silicone, i dischetti struccanti di cotone hanno lasciato il posto a dischetti lavabili e ho iniziato ad acquistare cottonfiock compostabili.
Arrivare sulla cima di una montagna è qualcosa di magico. La fatica viene immediatamente annullata dalla soddisfazione e dalla bellezza che si respira. Ma con i bambini non sempre è fattibile...
Da dove incominciare? Il Corno Bianco (Weisshorn) è la scelta perfetta! Un’escursione non particolarmente impegnativa né tanto meno rischiosa, ma allo stesso tempo maestosa e dal panorama assicurato!
Raggiunto il Passo Lavazé dal lato della Val d’ega o della Val di Fiemme, si prosegue per il Passo Oclini per pochi minuti fino a raggiungere un ampio parcheggio.
L'escursione in quota ad anello che dal Passo Oclini porta alla Malga Gurndin e alla Baita Isi è adatta a tutta la famiglia.
Arrivati al Passo Oclini parcheggiate nell'ampio parcheggio gratuito e dirigetevi in prossimità della struttura Berghotel Jochgrimm. Da qui potete scegliere il verso del percorso ad anello, ovvero se seguire il sentiero n. 7 (per la Malga Isi) o il n. 12A (che conduce alla Malga Gurndin). Personalmente vi consiglio di partire seguendo il 12A, in questo modo avrete oltre 3 km in discesa, su 4,8 km.
Fino alla Malga Isi la strada sterrata è ampia e in leggera discesa, quindi comoda da fare anche con il passeggino. Mentre da qui, il pezzo di rientro al parcheggio del Passo Oclini, oltre ad essere in leggera salita e anche un pò tortuoso. Quindi vi consiglio lo zaino/marsupio/fascia. Un'altra alternativa è quella di tornare sui propri passi senza concludere l'anello.
L'escursione in quota che da Passo Lavazè porta a Malga Costa - Lieg Alm è adatta a tutta la famiglia.
La strada sterrata è ampia e in leggera discesa (all'andata, al ritorno vi toccherà la salita!), quindi comoda da fare anche con il passeggino.
Arrivati al Passo di Lavazè parcheggiate nell'ampio parcheggio gratuito, e dirigetevi in prossimità del laghetto, da dove parte il sentiero n. 9 (sempre ben segnalato) che conduce direttamente alla Malga. La strada del ritorno è la medesima dell'andata.
Una particolarità di questa passeggiata? In poco meno di un'ora vi ritroverete dalla Val di Fiemme, provincia di Trento, alla Val d'Ega, in provincia di Bolzano!
L'escursione che da Passo Lavazè porta a Malga Ora - Auerleger è adatta a tutti, anche per i più piccoli camminatori.
Ad eccezione di un brevissimo tratto appena prima dell'arrivo alla malga, la strada sterrata è ampia e pianeggiante, quindi comoda da fare anche con il passeggino.
Arrivati al Passo di Lavazè parcheggiate nell'ampio parcheggio, alla fine del quale parte il sentiero ben segnalato e che conduce direttamente alla Malga. La strada del ritorno è la medesima dell'andata.
Una particolarità di questa passeggiata? In poco meno di un'ora vi ritroverete dalla Val di Fiemme, provincia di Trento, alla Val d'Ega, in provincia di Bolzano!
La passeggiata panoramica che porta a Località Spianez è pianeggiante e alla portata di tutti.
La prima metà del percorso è su strada asfaltata, segue sentiero sterrato, ma di facile percorrenza con un passeggino da trekking.
Il punto di partenza è presso il cimitero di Varena (Val di Fiemme), appena sotto la Chiesa. Da lì prendete la strada che va verso sinistra e proseguite dritti per circa 2 km. Il rientro è sulla stessa strada dell'andata.
La passeggiata che porta a Località Guagiola (Tesero, Val di Fiemme) è facile, corta e alla portata di tutti.
Il punto di partenza è presso il Ranch "El Zerilo" in via Pozzole 8, Località Stava (Tesero). Imboccate il sentiero sterrato in discesa e proseguite sempre dritto per circa 1,3 km, fino ad arrivare il Località Guagiola. Qui troverete un recinto con tavoli da pic-nic, area grill e un piccolo parco giochi.
Il rientro è sulla stessa strada dell'andata.
Il sentiero del Pastore Distratto di Latemar Montagnanimata è un'escursione tematica adatta a tutta la famiglia!
Si tratta di un percorso ad anello alla ricerca degli strumenti dimenticati da Martin, un piccolo pastorello con il quale scoprire la montagna, i saperi di un tempo e il dolce mondo delle api.
La partenza e l'arrivo di questo sentiero è nelle immediate vicinanze della telecabina Predazzo-Gardonè, che parte dal grande parcheggio dell'impianto di risalita a Predazzo (alla fine del paese, andando in direzione Moena). Il tempo di percorrenza è di 15 minuti circa.
Ma voi lo sapete che sul Latemar, qui in Val di Fiemme, c’è una foresta dove si nasconde un drago?
Noi siamo andati a cercarlo e abbiamo trovato un sacco di indizi: occhi nascosti nei tronchi degli alberi, uova in nidi giganteschi pronti a schiudersi, la casetta di un esploratore pieno di disegni e ricerche sui draghi!
Arrivare in questa foresta misteriosa del Latemar Montagnanimata è semplicissimo, basta prendere la telecabina Predazzo – Gardonè (1.650 metri di altitudine) che parte dal grande parcheggio dell'impianto di risalita a Predazzo (alla fine del paese, andando in direzione Moena). Il tempo di percorrenza è di 15 minuti circa.
Per la caccia agli indizi, poi, si può scegliere tra 9 diversi giocolibri della collana “Avventure Cercadraghi”, acquistabili al Punto Info a Gardonè a soli 6 euro, anche in inglese e tedesco! Insieme al giocolibro si avrà anche una borsina di stoffa e 6 matite colorate e, per chi risolve gli indovinelli e completa il giocolibro, c’è un premio!
Partendo da Masi, frazione di Cavalese (Val di Fiemme), vi è la possibilità di fare una lunga passeggiata ad anello.
Dalla Chiesa di Masi prendete la strada in salita che porta verso Salanzada e proseguite sempre dritti fino all’agriturismo Malga Salanzada. Fino a qui il sentiero è asfaltato, ma è la parte sicuramente più impegnativa, in quanto da 876 metri, si arriva fino a 1.036 metri di altitudine. Dalla malga si procede in discesa su strada sterrata fino ad incontrare il “Pezo del Gazolin”, un abete monumentale. Dopo circa un chilometro e mezzo, arriverete alla cascata di Cavalese, da dove poi partirà la strada del rientro sulla pista ciclo pedonale che vi riporterà fino a Masi di Cavalese.
A Pra del Manz (1187 metri), una località di Capriana in Val di Fiemme, si trova un bellissimo parco tematico: il Giocabosco!
10 divertenti stazioni che hanno lo scopo di raccontare in modo ludico la natura circostante e 4 differenti personaggi che fanno da accompagnatori in questo percorso: Alice nel paese delle meraviglie, Pinocchio, Peter Pan e Pippi Calzelunghe!
I giochi, realizzati interamente in larice, sono ad accesso gratuito e collocati in una radura ombreggiante e immersa nel silenzio della natura.
Si parte con il labirinto presente nel prato oltre la strada, per poi iniziare dalla stazione numero 1, dove una rotellina da girare indicherà la guida da seguire (purtroppo abbiamo trovato le immagini danneggiate, i personaggi non si visualizzano molto bene, speriamo che venga sistemato presto!).
Se siete alla ricerca di una passeggiata semplice, pianeggiante e con un panorama incredibile, il sentiero che porta a Pradi da le Fior (Valfloriana) è quello che fa per voi!
L'escursione parte dalla Malga Sass (chiamata anche Malga del Sasso o delle Buse), raggiungibile in auto su strada asfaltata: giunti a Casatta, in Valfloriana, prendete la strada che sale dall'incrocio con il semaforo. Proseguite per circa 10 km fino a raggiungere la Malga. Da qui seguite le indicazioni per "Pradi da le fior" e, in circa mezz'ora, potrete godere di un incredibile panorama sulla Val di Fiemme. Il rientro è sulla stessa via dell'andata.
Il sentiero che porta ai laghi di Bombasel è interamente in quota, grazie alla possibilità di salire sulla cima del Cermis (Val di Fiemme) con la telecabina.
Ho classificato questa escursione come livello medio, non tanto per una complessità di percorso, quanto per il fatto che, non potendo portare il passeggino, ci sono alcuni passaggi con scalini che per i più piccoli potrebbero risultare difficili. Consiglio quindi l'uso della zaino/marsupio/fascia.
Prendete la telecabina del Cermis (si può accedere sia a Cavalese, sia dalla statale in fondovalle) per raggiungere la stazione a monte del Paion del Cermis. Da qui seguire le indicazioni per i Laghi di Bombasel (sentiero n. 3). Il ritorno è sullo stesso percorso dell'andata.
La Via del Bosco è un sentiero tematico in quota presente sul Cermis (Val di Fiemme) che si svolge interamente in discesa. Animali e pannelli didattici su flora e fauna della montagna vi terranno compagnia lungo il tragitto. C'è anche un mulino da suonare!
Per arrivare alla partenza della Via del Bosco, prendete la telecabina del Cermis (si può accedere sia a Cavalese, sia dalla statale in fondovalle). Scendete alla seconda stazione della cabinovia: a destra trovate una strada sterrata in discesa davanti agli hotel. Il percorso prosegue in costante discesa per circa 7 km, fino a quando arriverete in località Dos dei Laresi dove i bambini potranno giocare nel parco giochi di Cermislandia.
Nella foresta della Val Maggiore (Predazzo - Val di Fiemme) cresce maestoso "Il Bosco che suona", un susseguirsi di abeti rossi, il cui legno pregiato era già apprezzato da Stradivari e da altri grandi maestri.
In questo bosco, ogni estate, si sviluppa un rito musicale unico al mondo: alcuni musicisti di fama internazionale, che partecipano al festival “I Suoni delle Dolomiti”, sono chiamati a scegliere un abete del “Bosco che Suona”. Viene poi raccontato il “carattere” e la storia dell’abete scelto dal musicista e il rito si conclude con l’esecuzione di un brano che l’artista dedica al suo abete.
Andate quindi alla ricerca delle varie targhette collocate davanti agli abeti prescelti dai grandi musicisti come Uto Ughi, Mario Brunello, Daniel Hope, Ilya Grubert e molti altri ancora... e non perdete l'occasione di vedere da vicino il "custode del bosco", un albero secolare di 190 anni!
La passeggiata in quota che porta al Lago di Cece non necessita di impianti e ho voluto classificarla come livello medio di difficoltà più per un discorso di lunghezza che di complessità della tipologia di sentiero.
In condizioni ottimali, questo percorso è indicato anche per passeggini da trekking e carrozzelle di disabili. Ora, però, in seguito alla tempesta Vaia del 2018, la strada non è ancora perfettamente percorribile, ecco perché consiglio di portare lo zaino, il marsupio o la fascia per i bambini più piccoli.
La passeggiata che porta alla Malga Valmaggiore è semplice, pianeggiante e percorribile anche con il passeggino. Un breve tragitto, ma dal magico paesaggio.
Il punto di arrivo è proprio la Malga dove potrete incontrare le mucche al pascolo. Se, invece, decidete di fermarvi a cena all'agritur, dopo le 17.30 potrete assistere alla mungitura!
Partendo da Predazzo, seguite le indicazioni per il ristorante "Miola". Superatelo e proseguite sempre dritto per circa 6 km di strada nel bosco fino a raggiungere località Paluat, dove troverete un bivio con l'insegna del percorso di "Il Bosco che Suona" e un piccolo parcheggio.
Il sentiero Marciò è un bellissimo percorso tematico ad anello all'interno del Parco di Paneveggio. Di livello facile e pianeggiante, si può percorrere anche con il passeggino da trekking. Dista 2.1 km, che si percorrono tranquillamente in un'oretta circa.
Lungo il percorso si trovano tabelle esplicative su flora e fauna del bosco. E alla fine della passeggiata, la sorpresa: un ponte sospeso!
Si parte dal parcheggio del Centro Visitatori del Parco Naturale di Paneveggio e si ritorna nello stesso punto.
Da quando sono mamma, ne ho sentite di tutti i colori sul baby food!
“Gli omogeneizzati contengono conservanti e coloranti per durare così a lungo”
“Sono fatti con scarti di carne”
“Chissà cosa ci mettono dentro”
Con questo blog post spero di potervi dare un po’ risposte a tutte queste affermazioni! E posso farlo grazie alla formazione continua che Mellin fa a noi ambassador.
Il Forte Dossaccio è un forte corazzato di montagna austriaco costruito alla fine dell'800 a 1.838 m. per la difesa del Tirolo Meridionale, e in particolare della città di Trento, da possibili attacchi italiani.
L'escursione al Forte Dossaccio l'ho classificata come "difficile" perché per i bambini più piccoli, magari non abituati a camminare tanto, potrebbe risultare parecchio impegnativa: la lunghezza del percorso è pari a 2,5 km (solo andata, 5 km quindi in totale) e vi sono più di 300 metri di dislivello. Il sentiero, invece, è comodo e facilmente percorribile, ma sconsiglio il passeggino. Ricordatevi inoltre di portarvi da bere e da mangiare, non ci sono, infatti, né punti di ristoro, né fonti di acqua potabile.
All'Alpe Lusia di Bellamonte (Val di Fiemme, Trentino) i bambini si divertiranno un mondo alla ricerca di Frainus, un gigantesco volatile preistorico che si nasconde nel bosco!
Si tratta di un semplice sentiero ad anello con stazioni interattive realizzate con i materiali del bosco. Durante questa passeggiata, se si ascolta attentamente, si possono scoprire tanti diversi suoni di uccelli della Val di Fiemme e le sorprese lungo il percorso aiutano grandi e piccini ad imparare a riconoscerli attraverso piume, immagini e riproduzioni! Vi è anche la possibilità di richiedere il giocolibro "Sulle tracce di Frainus" alla partenza dell'impianto.
Il sentiero Frainus si trova in località Le Fassane, raggiungibile con la telecabina dell'Alpe Lusia di Bellamonte (Predazzo) e scendendo alla stazione intermedia.
Il Sentiero Natura è una passeggiata in quota facile, adatta a tutta la famiglia e percorribile anche con il passeggino da trekking. La strada, infatti, è quasi tutta pianeggiante, ad eccezione di un breve tratto in leggera salita poco prima di Malga Bocche.
L'escursione parte dalla stazione a monte della cabinovia di Alpe Lusia di Bellamonte (località Castelir). Da qui (località Morea) seguite la strada forestale che conduce all’interno del Parco Naturale di Paneveggio fino a raggiungere la Malga Bocche. Il rientro, poi, è sullo stesso percorso.
Latemar.Meteo è uno dei percorsi a misura di bambino di Latemar.ium a Pampeago - Tesero (Val di Fiemme).
Si tratta di un percorso tematico in quota dal livello facile, adatto a tutta la famiglia. Lungo il tragitto vi sono diverse stazioni in cui la marmotta Marmottix vi racconterà molti aspetti interessanti sul meteo... andando alla scoperta del sole, dell'aria, dei temporali, delle valanghe e dei fulmini!
Si parte dalla stazione a monte della seggiovia "Agnello" di Pampeago e si arriva alla stazione a monte della seggiovia "Tresca", sempre di Pampeago.
Latemar.art è un'escursione perfetta per tutti gli amanti dell'arte e delle esposizioni ad alta quota.
La Pampeago Green and White Gallery, uno dei parchi d’arte più alti al mondo, presenta lavori di Dick Gordon, Sandro Scalet, Hidetoshi Nagasawa, Giampaolo Osele, Thorsten Schütt, Mauro Olivotto e Marco Nones e il sentiero è perfetto anche per le famiglie. Quest'anno vi aspettano 29 opere d'arte e 15 panchine artistiche per i Pic Nic!
Vi sono due diverse possibilità di itinerario, uno di livello facile e uno un pò più impegnativo.
Latemar.Alp è un sentiero tematico in quota incentrato sul mondo dell'alpeggio. Il percorso è molto facile e la strada è asfaltata. A pannelli didattici si alternano giochi e attrezzi... bidoni del latte in legno di diverse misure su cui saltellare, oppure tanti campanacci delle mucche per suonare!
Per arrivare prendere gli impianti di Pampeago a Tesero. Volendo, però, si può arrivare anche con gli impianti Latemar 2200 di Predazzo, passando per il rifugio Passo Feudo.
Da Pampeago si sale con la seggiovia fino alla stazione a monte. Da qui si va verso sinistra in direzione del rifugio Ganischger, per poi prendere la strada asfaltata. Il percorso prosegue in leggera discesa fino a quando si trova una strada sterrata che, girando a destra, porta alla Mayrl Alm. Qui quasi subito incontrerete una nuova installazione didattica. Il percorso continua ritornando indietro sull’asfalto e si prosegue in continua e dolce discesa dove troverete la postazione dei canali dell'acqua e dighe, un cavallo in legno fino ad arrivare all’ultimo dei pannelli con piccoli cubi rotanti. Da qui la strada è aperta al traffico e, proseguendo, si arriva al rifugio Epircher Laner. Il ritorno è sullo stesso percorso dell'andata.
Il sentiero Latemar.Natura presenta semplici percorsi tranquillamente percorribili anche con passeggini da trekking, alla ricerca delle stazioni interattive che permettono di scoprire il paesaggio che ci circonda, la sua fauna e flora.
La passeggiata inizia alla stazione a monte della seggiovia Oberholz e conduce sul sentiero n.18 verso piattaforma Latemar.360°, che offre una splendida vista panoramica. Seguendo il sentiero n. 22 fino al bivio sopra la stazione a monte Absam-Maierl, si raggiunge la malga Mayrl. Infine, si ritorna alla stazione a monte della seggiovia Oberholz lungo il sentiero n. 23. La malga Mayrl è raggiungibile anche da Pampeago: si sale con la seggiovia Latemar e si seguono le indicazioni che in circa 30 minuti di passeggiata portano alla malga. Quindi si può iniziare il percorso ad anello anche da qui.
Ed eccoci finalmente! Ho l'onore di condividere sul mio blog questo incredibile progetto, reso possibile solo grazie ai piccoli aiutanti che ci hanno donato il proprio disegno.
Ecco quindi che, innanzitutto, mi aggrego alla gratitudine espressa dalla Dottoressa Donatella Caprioglio a tutti i bambini che hanno partecipato alla creazione dell'incredibile raccolta che tra poco potrete visionare tutti insieme:
GRAZIE CON TUTTO IL CUORE A...
Gioele, Alex, Rachele, Caterina, Riccardo, Sebastian, Vittoria, Greta, Mia, Joy, Matteo, Ammilli, Pierfrancesco, Vittoria, Tommaso, Ale, Adele, Anita, Emma, Caterina, Noah, Nicolas, Gianna, Anna, Lorenzo, Enrico , Giorgia, Dafne, Giorgia, Adam, Matilde, Publio Francesco del ciclo pre-scolare e alle bambine e ai bambini del ciclo scolare Lavinia, Marta, Eros, Alice, Rebecca, Youssef, Sofia, Benedetta, Pietro, Marco, Mariasole, Maria, Martina, Jaime, Lorenzo, Alice, Chiara, Matilde, Jacopo, Nicolò, Caterina, Adele, Chiara, Lisa, Giada. GRAZIE ALLE LORO MAMME, che hanno coinvolto i bambini in questo progetto. E GRAZIE A DONATELLA CAPRIOGLIO, che ha scelto il mio blog per raccontare l'immaginario dei bambini al tempo del Coronavirus.
Ed eccomi qui con tutti i dettagli sui due giorni trascorsi sola con Lorenzo in Alto Adige. È stato bellissimo, ci voleva proprio del tempo esclusivo solo per me e lui… ora però dovrò replicare con le sorelle!
Siamo stati ospiti presso l’Alphotel Tyrol ****s , una certezza per le famiglie in quanto rientra tra le 25 strutture dal marchio Familienhotels Sudtirol ma, allo stesso tempo, perfetta anche per le coppie o amici amanti della montagna e del wellness.
Siamo arrivati di venerdì pomeriggio e fin da subito abbiamo respirato un’accoglienza davvero impeccabile! Complimenti ad ogni singolo collaboratore, siamo stati davvero benissimo anche grazie a voi.
Inutile dirvi che la prima cosa che abbiamo dovuto scoprire è la zona Kids Club: scivoli, parete d’arrampicata, un’enorme palestra morbida, un mini club ricco di giochi, ma anche un tavolo da ping-pong, calcetto, playstation e addirittura una pista da bowling! C’è anche un grandissimo parco giochi esterno, attualmente però ricoperto dalla neve.
Quando ero appena una ragazzina avevo un’amica sempre all’ultima moda e attenta ai dettagli e ricordo come se fosse oggi quanto mi piacesse una collana che alle volta indossava.
Si trattava di un accessorio semplice, con una palla metallica tonda e perfetta, che ad ogni movimento sprigionava un suono delicato e simile a quello di un campanellino, ma che, allo stesso
tempo, emanava un grande senso di calma e quiete.
Mi era piaciuta così tanto che questa mia amica, probabilmente stanca di sentirmi dire quanto mi piacesse, alla fine, me la regalò per il mio compleanno.
Ma ogni volta che ripenso a questo episodio, la cosa che ad oggi ancora mi fa sorridere è che né io, né lei, all’epoca, sapevamo del vero e profondo significato di questa collana.
Scuole chiuse, basta sport, niente amici, vietato uscire… cosa sta accadendo? I bambini si sono ritrovati catapultati da un giorno all’altro in questa nuova realtà...siamo sicuri che stiano comprendendo davvero cosa sta succedendo?
Che cosa è il coronavirus?
Come possiamo spiegare ai più piccoli di cosa si tratta?
Dobbiamo cercare di mantenere la calma e la razionalità, perché i bambini riescono a percepire ogni nostra emozione e, soprattutto, capiscono se stiamo mentendo.
Così, come ogni genitore, anch’io ho cercato strumenti per poter spiegare al meglio la situazione che stiamo vivendo.
Su internet sono tanti e diversi… favole, audio, video. Ho quindi pensato di creare questo post dove ho raggruppato alcuni strumenti carini che ho trovato sul web.
I bambini chiusi in casa, si sa, non sono proprio facili da gestire. Ecco perché preferisco sempre avere il piano B in caso di cattivo tempo o dopo una mattinata all’aria aperta… e uno tra i nostri preferiti è sicuramente quello di andare in piscina!
Nella mia “La Mappa per Famiglie – Val di Fiemme, inverno”, oltre alle piscine comunali, ho inserito altre possibilità, tra cui la piscina del Residence Kristall di Predazzo che permette l’accesso anche agli esterni, non solo ai propri clienti.
La profondità dell’acqua va da un minimo di 0,30 metri ad un massimo di 1,40 metri, quindi si presta perfettamente per accogliere sia i bambini più piccoli che i più grandicelli.
Oltre alla piscina con idromassaggio, cascata e area bimbi, gli adulti possono accedere anche al reparto Spa, dove è presente la Sauna finlandese, bagno turco con cromoterapia, nebbia fredda, doccia scozzese, vasca Kneipp, solarium e area fitness con sala macchine.
Vi ricordate della mia avventurosa notte al Muse? Eccomi finalmente con il blog post con tutte le nuove date 2020!
Ma facciamo un passo indietro per chi non mi segue su Instagram… prima di Natale sono stata ospite con Lavinia e Lorenzo al Muse, il museo delle scienze di Trento, per il loro evento “Nanna al museo”. Un’esperienza davvero incredibile per i bambini…
Già il fatto di poter accedere al museo quando tutti vanno via e quando dovrebbero spegnersi le luci, rende questo evento molto suggestivo. E poi tra attività laboratoriali, spettacoli scientifici, sorprese, caccia al tesoro… il tempo vola così in fretta che non ci si accorge neppure di essere arrivati alla mezzanotte prima di andare a dormire!
Oggi vi porto a 1.808 metri di quota, a cavallo tra la provincia di Trento (Val di Fiemme) e di Bolzano (Val d'Ega), meta rinomata degli amanti dello sci di fondo: sto parlando del Passo di Lavazè.
Ogni volta che vengo qui, la mia mente torna indietro negli anni e rivedo una bambina sui suoi stretti sci e la tutina attillata che girava e girava con gli amici e il maestro tra le piste del Centro del Fondo… che ricordi!
Ora ci vengo con i miei bambini, che sono ancora un po’ pigroni quando si parla di fare fatica, ma mi basta portarli allo Snowpark Greta&Gummer per mettere tutti d’accordo!
Sì perché qui il divertimento è assicurato per ogni età: i più piccolini possono giocare con morbidi e colorati giocattoli nella zona recintata del parco giochi... scivoli, casette, macchinine, carriole e secchielli… mentre mamme e papà possono starsene sdraiati al sole ad osservare i loro bambini giocare. Proprio di fronte alla zona giochi, c’è poi la pista dedicata alla discesa con il bob e con gli slittini (declivio di circa 180 metri), che si risale comodamente grazie ad un tapis roulant a bordo pista.
Qualche settimana fa siamo stati con i bambini al Passo Oclini – Jochgrimm, un vero paradiso naturale a 2.000 metri, tra la Val di Fiemme e la Val d’Ega, in Trentino Alto Adige.
Passo Oclini è raggiungibile da due versanti: dalla Val di Fiemme, arrivati a Cavalese, basta proseguire in direzione Daiano, Varena e seguire le indicazioni per Passo Lavazè e, successivamente, Passo Oclini. Se si arriva dalla Val d’Ega, invece, dall’abitato di Ponte Nova, basta andare in direzione Passo di Lavazè-Lavazè Joch e poi, quindi, Passo Oclini, dove sul lato sinistro della strada, troverete un ampio parcheggio gratuito.
Circondati da un paesaggio mozzafiato, voglio quindi raccontarvi tutto quello che si può fare in questo comprensorio sciistico (che rientra nello skipass di Fiemme Obereggen), perfetto per giocare con i più piccoli, per gli amanti della discesa, dello sci da fondo, ma anche per delle semplici passeggiate!
Insieme allo spannolinamento, lo svezzamento è stato senza dubbio uno dei momenti più delicati per me come mamma.
Il desiderio che i miei bambini vivessero nel modo più naturale possibile questo momento di passaggio dal seno (con Lorenzo e Ludovica) e dal biberon (con Lavinia), all’inserimento di alimenti solidi mi ha sempre dato non pochi pensieri.
Ricordo che, con Lavinia, la ricerca di prodotti il più possibile sani e genuini, ha condizionato lo stile alimentare dell’intera famiglia. Prima di lei, infatti, non posso sicuramente affermare di essere stata una donna attenta alla qualità degli alimenti che acquistavo: spesso e volentieri la scelta era dettata dal prezzo e dalla gola.
Poi sono diventata mamma, e ho iniziato a sognare di avere un orto tutto mio (e prima o poi lo avrò!).
Mancano pochi giorni a Natale e, visto che in Val di Fiemme è già arrivata la prima neve, scattano ufficialmente tutti i preparativi... iniziando dalla lettera a Babbo Natale!
Questo per i bambini è sicuramente uno dei momenti più emozionanti del Natale! I sogni diventano realtà, mettendo nero su bianco tutti i desideri (sì, effettivamente, spesso e volentieri la cosa sfugge leggermente di mano e la lettera si trasforma in una lunghissima lista della spesa!).
Qui stanno già pensando da mesi a cosa chiedere a Babbo Natale! Non so se hanno compreso che devono essere bravi per riceverli! ;-)
E dopo la letterina a Babbo Natale è arrivato il momento di metterci all'opera! Che ne dite se quest'anno prepariamo in casa il calendario dell'Avvento? Abbiamo 15 giorni di tempo per prepararlo!
Si tratta di una tradizione molto antica: in passato le mamme preparavano delle casette con 24 finestre che i bambini aprivano giornalmente durante i 24 giorni che precedevano il Natale. Molto spesso lo si faceva al mattino, perché all'interno della finestrella si trovava un versetto della Bibbia che veniva recitato insieme. Così, un giorno, nel 1908, Gerhard Lang di Monaco di Baviera, decise di portare avanti la tradizione di sua mamma e di stampare il primo Calendario dell'Avvento. Poi, negli anni '20, i versetti della Bibbia furono sostituiti da piccoli quadrati di cioccolato, esattamente come quelli che oggi troviamo nei nostri negozi.
Per le mamme più creative ecco qui 20 bellissime idee per un calendario fai da te! Buon lavoro!
Qualche settimana fa ci siamo confrontate sul discorso collaborazioni, dove vi ho rassicurato sul fatto che mai e poi mai promuoverei aziende e prodotti di cui non sono realmente convinta. Figuriamoci se ne divento brand ambassador, come invece ho scelto di fare con Mellin da ormai quasi due anni!
Quando si è presentata la possibilità di collaborare con questo importante brand, non ho infatti avuto alcun un dubbio: innanzitutto per via dei loro prodotti, di cui sono indirettamente serena e fedele fruitrice (ma vi posso assicurare che in casa ho tre marmocchi che apprezzano!) da oltre 6 anni, ma anche per i tanti impegni sociali e ambientali che questa azienda promuove e diffonde ogni anno.
La Val Pusteria genera dipendenza.
Una volta scoperta è impossibile non tornarci! Così, dopo essere stati a Sesto (ecco qui il link al blog post con tutto quello che abbiamo fatto), il progetto “Scopriamo l’Alto Adige insieme” è proseguito con Valles/Rio di Pusteria, dove abbiamo soggiornato presso il Family Hotel Huber (www.hotelhuber.com), uno dei 25 Familienhotels Sudtirol in Alto Adige (www.familienhotels.com).
Nelle stories di Instagram e Facebook ho già avuto modo di farvi vedere la bellezza di questa struttura e l’attenzione che la famiglia Stolz pone a tutti i dettagli. Con i suoi 500 mq di area giochi interna e l’assistenza anche per i più piccoli, il Family Hotel Huber è la meta perfetta per una vacanza in famiglia.
Vi ricordate che vi avevo parlato di un parco giochi meraviglioso a Trodena? E vi ricordate il video? Ecco ora finalmente vi lascio tutti i dettagli, anche perché si tratta di una destinazione perfetta anche per l’autunno.
Ci si arriva molto facilmente: arrivati a Trodena, attraversate il paese e cercate indicazioni che portano al campo sportivo e ai campi da tennis. Imboccherete una strada che vi porta dritti al parcheggio, situato proprio di fronte al primo parco giochi del paese, molto bello, ma che in confronto alla nuova zona diventa, come dire, “classico”: qui trovate altalene, uno scivolo, gli animaletti a molla e anche una grande postazione da climber.
A pochi passi dal parcheggio troverete il nuovo fantastico parco giochi, interamente recintato da una staccionata in legno.
Dall’altra parte della strada, invece, sempre delimitato da una recinzione, vi è il persorso Kneipp: grande, ben pensato e perfettamente integrato nella natura. Bellissimo!
Chi mi segue da un po’ ormai lo sa… uno, due, tre figli… ma non si smette mai di imparare!
Ebbene, con Ludovica (la terza), durante un nostro ricovero, ho avuto un’interessante conversazione in merito alle tanto temute coliche neonatali con un pediatra dell’ospedale Santa Chiara di Trento.
Scientificamente, non si è ancora riuscito a comprendere di preciso quali siano i motivi che portano a questo disagio nei bambini.
La motivazione più plausibile è che le coliche rappresentino manifestazioni fisiologiche dovute prevalentemente all’immaturità dell’apparato digerente, che non è ancora in grado di svolgere perfettamente la propria funzione.
La cosa che mi ha sicuramente colpito di più tra tutti gli spunti che mi ha dato su questo tema è legato ad una delle più grandi credenze sulle coliche: mamme, almeno in questo caso, smettiamola di colpevolizzarci perché, a quanto pare, le coliche non dipendono assolutamente da quello che mangiamo noi durante l’allattamento! Farro, orzo, cavolo cappuccio, per citare alcuni tipi di alimenti accusati, non sono la causa di questo fastidio nei piccoli che si nutrono del nostro latte.
Chi mi segue da un po’ sa che sono ambassador Mellin da ben tre anni. Mentre, per chi mi legge da poco o per la prima volta, ci tengo a precisare che ho accettato con gioia e serenità questo incarico, in primo luogo, perché sono consumatrice indiretta da ben oltre 7 anni e, in secondo luogo, perché questa esperienza mi ha dato la grande possibilità di scoprire più da vicino il mondo del latte e del baby food, grazie ad un’interessante formazione anche su tematiche di cui non ero correttamente informata...
... Primo fra tutti: sappiamo bene che il latte materno è il meglio per il nostro bambino, è unico ed inimitabile ed ha tantissimi benefici sia per il bimbo che per la mamma e deve quindi sempre essere favorito. Ma, nell’impossibilità di allattare al seno, perché il latte formulato, prima dell’anno, sarebbe da prediligere rispetto al latte vaccino?
Racchiudere in 4 minuti di video tutto quello che abbiamo fatto in due giorni in Val Pusteria? Mi ci è voluta una settimana, ma eccolo appena qui sotto!
Siamo partiti venerdì sera dopo il lavoro, destinazione Sesto - Moso, in Alta Pusteria (Alto Adige). Per cena ci siamo fermati in una pizzeria lungo la strada e, una volta arrivati all’hotel, il Family Resort Rainer ****s, membro di Familienhotels Südtirol, siamo andati tutti a dormire dopo qualche cartone nel lettone, come da nostro quotidiano rituale.
Al mattino, sveglia presto, una ricca colazione per tutti (possibile che quando la si fa fuori casa si mangerebbe sempre l’impossibile? Era tutto buonissimo!) ed eravamo pronti per scoprire la Val Fiscalina. Fin dalle prime ricerche fatte sul web, questa destinazione mi aveva subito colpito e sapete perché? Perché è lunga solo 4,5 km ma è di una bellezza incredibile! Il paesaggio è un continuo cambiare… prati, boschi, rocce, malghe tipiche…
Ormai sapete bene che Lorenzo, nell’ultimo anno, ha dovuto affrontare troppe novità, cose più grandi di lui. E con i suoi tre anni raramente è in grado di gestire le emozioni, lasciandosi travolgere da momenti di rabbia e di aggressività.
In questo ultimo periodo, percependo ancora delle difficoltà da parte sua, ho deciso di mettermi in gioco ed in discussione. Abbiamo iniziato a leggere libri per bambini insieme, mentre per me ho creato una raccolta di volumi che spero di poter iniziare presto a leggere…
La gestione delle emozioni. Questo è il tema che ora mi sta a cuore più di tutti.
Oggi gita tra donne! Sveglia presto, una ricca colazione e, insieme a Lavinia e a Ludovica sono andata alla scoperta del Rifugio Comici sul Passo Sella.
Siamo partite presto (8.30) per cercare di evitare il traffico di Agosto ma, soprattutto, per trovare il parcheggio sul Passo Sella: oltre a qualche posteggio libero lungo la strada, c’è solo un parcheggio a pagamento (5,50 euro per tutta la giornata) e il rischio è di non trovare posto in alta stagione.
Proprio dal parcheggio (2.179 metri) parte il sentiero che porta al Rifugio Emilio Comici (2.153 metri): collocato ai piedi del Sassolungo in Val Gardena, si raggiunge con una passeggiata di un’oretta abbondante (con bambini, altrimenti siamo sui 45 minuti) lungo il sentiero 526.
Si può scegliere tra due diversi sentieri: una strada ampia che attraversa i prati e che è percorribile sia con le bici che con i passeggini da trekking, oppure il rifugio si può raggiungere attraversando una zona chiamata “Zità dai Sasc”, ovvero Città dei Sassi, monumento naturale di massi di diverse dimensioni, creatosi in seguito ad una grande frana dal Sassolungo.
Oggi giochiamo!
Vi propongo un quiz sulla Disney…
Pronti? Via!
1. Sally, Cricchetto, Doc Hudson: sono i personaggi di quale cartone animato?
2. Come si chiama il principe di cui si innamora la sirenetta Ariel?
3. “Bibbidi Bobbidi bu”: in quale cartone troviamo questa formula magica?
4. Quale principessa Disney ha i capelli lunghi più di 21 metri?
Nei commenti sotto al post trovate le risposte: quante ne avete indovinate?
Ma come mai questo quiz? Perché Mellin non si ferma mai!
Come promesso ecco qui la mia recensione della Maschera da Snorkeling Easybreath di Subea by Decathlon!
Quanto sono entusiasta di questo prodotto? Tantissimo! Da quando l’ho scoperta non posso che consigliarla a tutti.
Lo snorkeling è stato un appuntamento fisso di ogni giorno per me e Lavinia nelle nostre vacanze in Croazia… dei momenti tutti nostri che sicuramente ricorderò per tutta la vita.
Vi racconto sempre delle mie montagne, ma forse non tutti sapete che in realtà le mie origini sono 100% marine. Ebbene sì, papà pugliese e mamma spagnola, di Malaga. E l’attaccamento al mare lo sento tutto! Ho imparato a nuotare a tre anni, sono cresciuta a contatto con l’acqua, i miei ricordi in spiaggia non sono fatti di palette e secchielli (odio la sabbia!), ma di pinne, maschera e boccaglio insieme al mio papà. Se chiudo gli occhi rivedo ancora i colori del fondale del mare, i granchi sugli scogli, le conchiglie dalle infinite sfumature che raccoglievo in immersione… Ricordo, però, anche i capelli che s’impigliavano nella gomma, l’acqua in bocca quando scendevo troppo con la testa, il boccaglio troppo grande per la mia bocca...
Ludovica è ormai (già!?!) arrivata al primo anno di età e se penso al nostro percorso alimentare posso sicuramente ritenermi soddisfatta.
Ho avuto la fortuna e la possibilità di allattare in modo esclusivo fino allo svezzamento (in questo post vi ho raccontato le mie scelte, i tempi e i modi utilizzati con Ludovica) e poi, a differenza di quanto è accaduto con Lorenzo, ho continuato ad avere molto latte per il momento della colazione e della poppata prima della nanna.
Verso i suoi 10 mesi, però, complice una maggiore mole lavorativa che alle volte mi portava a restare fuori alcune notti e probabilmente anche una bella dose di stanchezza per me, il latte è andato lentamente a diminuire.
Nel 2016 siamo stati a New York con Lavinia e Lorenzo: un’esperienza unica, incredibile e da rifare! È stata la mia prima volta oltre oceano e ricordo ancora quanti pensieri mi venivano in testa prima della partenza… positivi e un po’ meno… tra cui la paura di tutti noi genitori: perdere di vista il proprio bambino anche solo per un secondo e non trovarlo più.
Lo so, che angoscia, ma può accadere! Così, facendo una breve ricerca sul web, trovai il braccialetto “SEMIPERDO”, a mio avviso una soluzione estremamente semplice, ma pratica, per essere più tranquilli in caso di smarrimento.
In questi anni, però, ho scoperto che il prodotto si è evoluto sotto vari aspetti. Così ho contattato l’azienda per capire meglio tutte le sue nuove caratteristiche e, dopo aver testato un nuovo braccialetto che ho registrato a nome di Lorenzo, vi presento i principali aspetti di questo prodotto.
In questo post ho già avuto l’occasione di presentarvi la nuova linea Mellin “Viaggio d’Italia” e i suoi valori. Valori che possiamo riassumere in tre punti cardine:
- BIOLOGICO. Gli ingredienti sono coltivati con sostanze e procedimenti naturali, secondo le migliori pratiche ambientali e con un alto livello di biodiversità, per salvaguardare le risorse naturali e il benessere degli animali.
- ECCELLENZA. La linea Viaggio d’Italia pone grande attenzione all’origine degli ingredienti, scelti nelle regioni Italiane che offrono le migliori condizioni per la loro produzione e dove la loro coltivazione rappresenta una vera e propria tradizione riconosciuta come un’eccellenza in tutto il mondo.
- SOSTENIBILITÀ, per rispettare e salvaguardare l’ambiente nel quale cresceranno i nostri bambini. Un tema sempre più sentito da tutti noi. Secondo il 5° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile (marzo 2019), infatti, oltre il 67% degli italiani dimostra un grande interesse verso il tema della sostenibilità, l’88% ritiene ci sia il bisogno di sostenere l’agricoltura biologica e il 52% preferisce prodotti biologici, indipendentemente dal prezzo.
In che modo, quando e quanta autonomia dare ai propri figli? Una questione che i genitori presto o tardi si trovano ad affrontare e che trova talvolta opinioni discordanti tra chi sostiene fin da subito la massima indipendenza e chi, al contrario, pensi non sia questione da trattare precocemente.
Non esiste una risposta univoca rispetto a tale tema, si può tuttavia riflettere su quanto la ricerca in psicologia suggerisce a riguardo.
Innanzitutto autonomia e indipendenza sono due concetti positivi, che hanno a che fare con il senso di scoperta e di fiducia che via via il bambino matura verso sé stesso e verso ciò che ci circonda.
Inoltre, sostenere un bambino a fare da solo, ad esempio nello svolgere piccoli compiti domestici, non solo significa aumentare la sua autostima, ma contribuisce anche a sviluppare le sue intelligenze, da quella verbale (ad esempio riordinando la stanza di possono chiedere di nominare via via i giochi in modo da sostenere l'acquisizione del lessico) a quella matematica (apparecchiare la tavola per tante persone quanti i componenti della famiglia) fino a quella emotiva (rafforzare sicurezza e senso di auto-efficacia).
"Mamma, voglio togliere le rotelle alla mia bici!". Ha esordito Lorenzo, dopo aver visto che una sua amica dell'asilo aveva imparato ad andare senza le rotelle.
Allora proviamo! E così, il piccoletto, al primo colpo è partito. Mi ha preso così alla sprovvista che non ho neppure immortalato il momento con un video...
Ma andiamo con ordine: vi racconto un pò come ci siamo sempre comportati sia con Lavinia che con Lorenzo. Verso l'anno e mezzo, dopo aver imparato a camminare e a correre con sicurezza, hanno iniziato ad utilizzare la bici senza pedali (questa qui in foto per intenderci).
Per la mia esperienza, è davvero un ottimo prodotto che mi sento di consigliare a tutti! Dopo i primi minuti, giorni o settimane di incertezza e di sconforto, non appena i bambini capiscono come coordinare il movimento, non li ferma più nessuno! Li vedrete sfrecciare con le gambine in movimento perché in quattro e quattr'otto sviluppano un senso dell'equilibrio da fare invidia... Provare per credere!
In questo post, stimolata anche dal confronto nato con alcuni lettori in seguito all’ultimo articolo sulla merenda (clicca qui per leggerlo), voglio parlarvi della naturalità degli omogeneizzati di carne e frutta 100% Naturale di Mellin. E voglio farlo in totale sincerità, come sempre: insieme ad altre mie colleghe, sono Ambassador di My Mellin Blog, pertanto sì, questi sono post scritti da me in collaborazione con Mellin. Post che, però, ritraggono sempre la mia reale esperienza da mamma e che, pertanto, non scriverei mai se non mi fidassi realmente del brand.
E mi fido perché in questo percorso sto avendo la fortuna di andare spesso in azienda, di partecipare ad incontri formativi e, soprattutto, di conoscere le persone che credono in questa grande realtà e nella sua mission, ovvero garantire ai genitori prodotti in grado di rispondere alle esigenze nutrizionali specifiche dei bambini nelle varie fasce di età e in tutte le fasi dello svezzamento.
Come prima cosa, ci tengo a raccontarvi un po’ di me, di come, in accordo con mio marito e il pediatra, ho deciso di affrontare il periodo dello svezzamento per tutti e tre i miei bambini.
Il tuo bambino diventa isterico al minimo schizzo di acqua sul viso? Fare la doccia è ogni volta una tortura? Tranquilla mamma, non sei sola! Anzi, sono davvero tanti i bambini che non riescono spontaneamente a sviluppare un rapporto sereno con l’acqua.
Durante la gravidanza, ci ritroviamo romanticamente ad immaginare il magico momento del bagnetto… e poi, invece, aiuto! Pianti, strilli e singulti perché dobbiamo sciacquare i capelli. Ma come è possibile? Vediamo ovunque bambini che saltano, ridono, giocano, si divertono, mentre nostro figlio guai lanciarlo in acqua?!?
Lavinia faceva parte di questa categoria #acquastailontanadame fino a quando abbiamo deciso di iniziare un corso di acquaticità. Vi confesso che mi si è aperto un mondo! Innanzitutto ho scoperto che sono davvero tanti i bambini che non vivono con serenità l’acqua. Ma, soprattutto, ho scoperto una nuova forma di approccio alla novità e alla paura della mia bambina: personalmente ero convinta che, testarda come è, non avrebbe mai ascoltato la maestra e chissà quanto tempo ci sarebbe voluto prima di rilassarsi al contatto con l’acqua. Ecco invece che, come spesso accade, sono proprio i nostri bambini a darci una lezione di vita e a sorprenderci!
Tutte noi mamme sappiamo che subito dopo le prime fasi dello svezzamento è bene ripartire in misura equilibrata l’apporto nutrizionale giornaliero dei nostri bambini in 5 pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena.
Un po’ meno scontato, però, è assicurare ogni giorno ai nostri bambini pasti equilibrati, completi e allo stesso tempo sani e gustosi… per mancanza di tempo, passione o semplicemente pigrizia (siamo umane anche noi, no?!?).
La prima colazione deve essere certamente sostanziosa (15-20% delle Kcal totali) seguita da un pranzo completo (35-40% delle Kcal totali), per poi terminare con una cena più leggera (30-35% delle Kcal totali). Questi tre pasti devono essere scanditi da due spuntini previsti a metà mattina e a metà pomeriggio (5-10% delle Kcal totali)*. Fare merenda serve per ricaricarsi, quindi, non bisogna esagerare perché si rischierebbe di compromettere l’appetito dei pasti principali.
Come promesso, ecco il post sulla seduta rossa di Ludovica che avete visto nelle mie stories Instagram.
Come ho già avuto modo di spiegare via messaggi a chi mi ha chiesto informazioni, si tratta di una seduta che può essere utilizzata dal bambino nel momento in cui è in grado di sorreggere stabilmente la testolina.
Per noi è comodo perché.
Ludovica da sempre richiama la mia attenzione, soprattutto quando ci sono i fratelli. E per richiamare l’attenzione intendo dire che non esiste lasciarla neppure qualche minuto da sola sulla sdraietta. Sul tappeto. Nel box. Altrimenti urla, e non smette mica eh! Però non posso tenerla in braccio tutto il giorno, soprattutto nei momenti di gioco con Lavinia e Lorenzo, che meritano di avere totalmente la mia attenzione esattamente come la più piccolina.
Personalmente non conoscevo l’esistenza di questo prodotto, così ho accettato di testarlo molto volentieri.
Per molte persone organizzare eventi è un vero e proprio supplizio, per me, invece, che sono una maniaca dell'organizzazione, sono occasioni per sbizzarrirmi con la creatività! Amo stupire e divertire gli ospiti, dal più semplice compleanno al sacramento del Battesimo!
Una cosa però a cui sto molto attenta è senza dubbio il budget: credo fermamente che la buona riuscita di un evento non dipenda dalla cifra investita. E credo che la creatività e il buon gusto esulino dal budget che si ha a disposizione.
Anzi, sono per la semplicità, per l'ottimizzazione, per la ricerca delle belle idee, ma economiche. Perché odio lo sperpero in ogni sua forma, non sopporto l'ostentazione, meno ancora il dover fare per dimostrare.
Ma torniamo a noi... Che cosa serve per organizzare un Battesimo... ovviamente dipende dalle usanze e tradizioni, ma in linea di massima le cose a cui pensare sono le stesse! Bisogna innanzitutto fissare la data per capire che tempistiche ci sono, dopodiché si può procedere con la prenotazione della location per il rinfresco (anche se, capienza permettendo, credo che la propria casa sia sempre un luogo bellissimo in cui festeggiare).
Sono passati 4 mesi dalla perdita del nonno dei bambini. Mesi in cui abbiamo vissuto e osservato diversi comportamenti e stati d’animo sia per Lavinia che per Lorenzo.
Smarrimento, nervosismo, malinconia, indifferenza, aggressività. Sono solo alcune delle reazioni che abbiamo notato su di loro. Reazioni a volte comprese, a volte non tollerate, a volte non colte.
Entrambi hanno avuto la fortuna di vivere il nonno fin dalla nascita. Quotidianamente. Nel vero significato del termine. Per loro è stata una figura costante nella loro vita. Una figura vissuta ogni singolo giorno, anche per un solo "ciao" al mattino prima dell’asilo.
Potete immaginare quindi quanto sia stato duro affrontare il lutto a questa tenera età. Anche se forse è stato più duro per noi adulti capire come comportarci con loro. Trovare il modo più giusto per spiegare il concetto della morte a due bambini così piccoli.
E finalmente ecco il post sullo svezzamento che sto portando avanti con Ludovica. Lo so che è da settimane che ve lo prometto, ma trovare il tempo per scrivere ultimamente sembra essere una mission impossible! Perdonatemi!
Dunque… La prima premessa che mi sento di fare è soprattutto per le mamme alle prese con lo svezzamento del primo figlio: avete la mia totale comprensione.
Ricordo perfettamente l’ansia legata a questo momento, quando spaccavo il grammo nei dosaggi e seguivo alla lettera tutte le istruzioni della pediatra. Ora sorrido quando ci penso, ma all’epoca altro che ridere! Mangerà abbastanza? Il passato di verdura è equilibrato? Ma potrò darle già ora i fagiolini, e il pomodoro, e l’uovo? Avevo un dubbio per qualsiasi cosa!
Sono già passati otto mesi da quando vi comunicavo felicissima di essere diventata ambasciatrice di MyMellinBlog e questo che state leggendo è l’ultimo post per questo anno… post con il quale voglio tirare un po’ le fila su questo viaggio che, come ogni percorso, mi ha senza dubbio arricchita perché ho imparato tanto.
Ho imparato che il giudizio non è mai utile, mentre lo è il confronto.
Ho imparato che le donne possono essere un vero team affiatato.
Ho imparato che conoscendo le aziende da dentro si scoprono molte cose interessanti e inaspettate.
Il ciuccio è sicuramente uno dei primi dilemmi che una neo mamma si trova ad affrontare: darlo o non darlo? Fa bene o fa male? Per tante mamme è una salvezza, per altre è assolutamente da evitare!
Vi racconto quindi la mia esperienza in questi sei anni da mamma e, in particolare, ora con Ludovica e il succhietto Ultra Air di Philips Avent.
Tutti e tre i miei bambini hanno sempre accettato il ciuccio fin dalla nascita e da parte mia non ci sono mai stati grossi timori nel darlo. Le ostetriche, giustamente, mi hanno sempre informato sulla possibilità che potesse interferire sull’allattamento, ma fortunatamente questo non è mai accaduto e quindi non ho sentito l’esigenza di vietarlo.
Dite la verità, questo post lo stavate aspettando… del resto metti il Natale, aggiungi il Trentino Alto Adige ed è subito l’ora dei Mercatini!
Così ho pensato di fare per voi una lista completa di tutte le località dove poter trascorrere qualche ora immersi nella magia del Natale.
Oggi trovate la lista dei Mercatini di Natale 2018-2019 dell'Alto Adige. Nei prossimi giorni aggiornerò il post con l'elenco di tutti i mercatini del Trentino, così sarà davvero completo.
Che la magia del Natale abbia inizio... e ditemi da quale partirete!
Buon divertimento!
L’Italia sta uscendo da un periodo davvero buio. La natura si sta mostrando con tutta la sua forza, contro se stessa e contro l’uomo. E dopo giorni, settimane, di pioggia insistente i danni sono davvero tanti: centri urbani spezzati, campi coltivati devastati, boschi abbattuti. Chi mi segue, sa che anche qui da me in Trentino Alto Adige il mal tempo non ha dato tregua, e a pagarne le conseguenze sono stati soprattutto i nostri amati alberi…
Ma per quanto possa essere sempre difficile, l’uomo ha imparato a rialzarsi. A rimboccarsi le maniche e a ricominciare. Perché più forte della paura e della tristezza, c’è l’amore per la vita e per la propria terra. Una terra così varia, così ricca, unica al mondo che non può non essere valorizzata in tutto il mondo per le sue eccellenze.
Storia, territorio, tradizioni, enogastronomia. Sono solo alcune delle caratteristiche che rendono l’Italia uno tra i Paesi più amati al mondo, fonte di immenso orgoglio per tutti noi!
Questo post l'ho scritto dopo il vostro fantastico aiuto nel segnalarmi siti e marchi di giacche adatte per il babywearing invernale!
Come vi ho già raccontato, nonostante Ludovica sia la terza figlia, è la prima volta che mi approccio alla fascia! Con Lorenzo avevo sperimentato il marsupio (che adoro!), ma quando era più grandicino... ovvero quando ha iniziato ha sorreggere la testa da solo.
Ma con la terza figlia ho avuto il bisogno di portarla cuore a cuore fin da subito... per comodità, praticità, per combattere le coliche, per rincorrere Lorenzo... per sentirla ancora più mia ❤️
Ora, con l'inverno alle porte, è necessario trovare una soluzione per tenere Ludovica al caldo, così ho chiesto a voi dritte e consigli su giacche adatte al portare... e poi ho scritto questo post per essere utile ad altre mamme con questa necessità!
Ecco quindi tutti i link che mi avete suggerito! Grazie ancora ragazze!
Qualche settimana fa vi avevo confessato che tra me e la cucina non c’è tutto questo grande feeling… probabilmente per mancanza di tempo, probabilmente perché il tempo che serve per pensare a cosa cucinare, avere gli ingredienti e mettersi ai fornelli, preferisco impiegarlo in altro modo. O molto più probabilmente perché non mi appassiona.
Direi una bella incoerenza, se poi penso a quanto adoro mangiare invece! E mica le stesse cose sempre… no, no, sono pure pretenziosa. Mi piace assaggiare piatti ricercati e nuovi accostamenti. Ma non datemi cose crude, piccanti o con troppo aglio! Confesso, poi che per me la cucina mediterranea è il massimo e ho un debole per le ricette e gli alimenti tipici pugliesi (sapete che mio papà è di Castellana Grotte (Bari) e ho vissuto lì fino a 8 anni?).
Se penso all’emozionante momento in cui ho preparato la valigia per l’ospedale mi sembra una vita fa… e invece sono passati solo tre mesi, di sicuro particolarmente intensi e stancanti, ma con una marmocchia in più che ora riempie i nostri cuori di sorrisi bellissimi!
Attraverso le stories sul mio profilo Instagram vi avevo mostrato i Pants Lines Specialist Maternity, ricordate? Vi avevo chiesto se li conoscevate e se li avevate già provati… in tantissime mi avete risposto di sì, mentre per me era davvero la prima volta! Non ne avevo mai sentito parlare, ma viste le vostre tante recensioni positive ero davvero curiosa di testarle per poi poterle recensire.
Così ho inserito una confezione in valigia, contenente 10 mutande assorbenti usa e getta (disponibili in misura Media e Large) e ho iniziato ad indossarle subito dopo il parto.
Se penso ad una tematica che mi ritrovo spesso ad affrontare da quando sono mamma è sicuramente quella del Latte. Quando introdurlo nella dieta del bambino, è adatto o no, fa bene o fa male...
Pensando a tutte queste domande e dubbi che vengono quando si pensa al latte da dare al proprio bambino, è sicuramente molto interessante pensare alla natura e al mondo animale: se per il lattante esiste il latte della mamma, allo stesso modo per altri essere viventi, come gli animali, esiste il latte specifico per loro. Ecco che il latte vaccino è nato e naturalmente “pensato” per rispondere alle esigenze di crescita del vitellino, che sono molto veloci e tipiche di quella specifica razza animale. Come ci spiega il pediatra, non è quindi adatto al bambino, che ha uno sviluppo fisico e neurologico completamente differente.
Tranne in alcuni casi particolari, i rapporti intimi in gravidanza non sono assolutamente pericolosi e anzi possono veramente essere di aiuto per il bimbo, la mamma e il papà!
Un’alta percentuale di coppie abbandonano le loro relazioni sessuali durante la gravidanza, anche se, ad eccezione di certi contesti di rischio, non è affatto necessario e non c’è ragione di astenersi.
Guardiamo invece i VANTAGGI del SESSO durante la GRAVIDANZA:
A giugno abbiamo avuto modo di confrontarci su una tematica a noi mamme tanto cara: l’allattamento. Come ambasciatrice di My Mellin Blog, vi avevo poi presentato la gamma di latti crescita Mellin. Mentre a luglio abbiamo parlato di svezzamento e della delicatezza di questa importantissima fase di crescita.
In questo articolo vorrei quindi porre nuovamente la nostra attenzione sull’importanza per i nostri bambini di ricevere i nutrienti giusti ed equilibrati a partire dal momento dello svezzamento, parlando in particolare di fibre. Frutta e verdura, infatti, devono essere sempre presenti nella dieta quotidiana dei più piccoli e di tutta la famiglia.
Eccomi! finalmente riesco a pubblicare il post sul mio ultimo parto. È ormai passato un mese, lo so, ma come molte di voi sapranno… lasciatemelo dire… è un bel casino! E con tre marmocchi il livello si complica notevolmente eh eh…
In questo pezzo vi ho raccontato dei miei primi due parti: naturale indotto con Lavinia e cesareo con Lorenzo. Mentre qui ho condiviso il mio desiderio di avere nuovamente un parto naturale con Ludovica. E fortunatamente così è stato!
A distanza di un mese, se ripenso al 14 luglio, sono sicuramente due le parole che meglio descrivono il travaglio: breve ma intenso!
Ricordo ancora le parole dell’ostetrica che mi ha seguito durante tutta la gravidanza: “Il terzo figlio ci mette un po’ a partire… ma quando decide che è il momento è un fulmine!”. E così è stato!
Ho avuto contrazioni per due notti, giovedì e venerdì, piuttosto forti, tanto che nel buio del mio letto pensavo: “Aspetto che arrivi l’alba per attivare tutta la tribù, mi faccio la doccia e poi partiamo per Merano…”. Peccato che poi al mattino le contrazioni si bloccavano totalmente!
Oggi è domenica e si va in gita e se non sapete ancora dove andare ecco un bellissimo percorso che abbiamo fatto qualche settimana fa!
Solitamente non amiamo luoghi troppo affollati ma siamo speranzosi di non trovare troppa gente e così abbiamo scelto di andare in Val di Fassa.
La meta è il lago delle Selle in Val Monzoni. Parcheggiamo la macchina sopra Pozza di Fassa, alla Malga Crocifisso (m. 1530) e seguiamo le indicazioni per la Val Monzoni.
La strada è asfaltata, c’è un certo via vai di macchine e la cosa non ci entusiasma. Dopo dieci minuti troviamo un altro parcheggio, oltre il quale è posto il divieto di transito. La prossima
volta opteremo per questa soluzione.
Dopo avervi raccontato la mia duplice esperienza con l’allattamento, oggi voglio parlarvi del delicatissimo momento dello svezzamento dei miei bambini o, se preferiamo, della così detta alimentazione complementare.
È una fase della crescita davvero importante, che va vissuta nel modo più sereno possibile, sia da parte del bambino, ma anche (soprattutto) della madre! Sono fermamente convinta, infatti, che sia importantissimo creare un rapporto sano con il cibo, e questo già a partire dallo svezzamento. Mentre molto spesso noi mamme abbiamo un approccio troppo forte, impositivo e apprensivo nei confronti dell’alimentazione, perché cerchiamo di trasmettere la nostra protezione anche attraverso il cibo.
Ma vediamo adesso il quando e il come partire con lo svezzamento dei nostri bambini.
L’arrivo di Ludovica è stato accolto con tantissimi auguri e dolcissimi regalini anche da parte di voi lettrici che piano piano vi farò vedere!
È davvero bello e inaspettato vedere come anche nel mondo del web e dei social si possano creare dei legami… perché siete davvero in tante ad avermi manifestato un vero coinvolgimento per la sua nascita e la nostra vita in generale! Grazie per tutto questo!
Tra i tanti regali, la piccola Ludovica ha ricevuto anche la Baby Box… vi ricordate che ve l’avevo mostrata nelle stories di Instagram quando avevo ancora il pancione? Si tratta di un prodotto Mukako (www.mukako.com) pensato per tutte le mamme in dolce attesa.
Trattamenti ai capelli in gravidanza, si può? Partiamo da un presupposto.. nessuno vi potrà mai dare una certezza assoluta. Affidarsi a professionisti che vi sappiano spiegare con attenzione i trattamenti a cui state per sottoporvi, però, mi sembra sottinteso.
Io nella mia esperienza professionale ho affrontato più volte questo argomento, e quello che potrei dire con estrema certezza è: non cambiate le buone abitudini, e se ne avete di meno buone, forse è il momento di migliorare il rapporto con i propri capelli!
Viene normalmente sconsigliato di sottoporsi a trattamenti “aggressivi" perlomeno nei primi 3 mesi di gravidanza, poiché il fisico sembra essere più esposto ad agenti esterni. Ma non sembra esser mai stato dimostrato un pro ed un contro di questo specifico argomento! Come riporta L’oreal sul proprio sito, per tutto quanto riguarda il mondo della cosmesi, le donne in dolce attesa vengono “trattate” come se non lo fossero, poiché i rischi e le percentuali di reazione ad ogni singolo prodotto o ingrediente, non subiscono aumenti in tale periodo.
La logopedia è un importante settore della riabilitazione che riguarda la prevenzione, l'educazione e la rieducazione della voce, del linguaggio scritto e orale, della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.
Da non dimenticare però l’importante branca legata ai disturbi di alimentazione e deglutizione meglio definita con il termine disfagia e dello squilibrio muscolare orofaciale legato a malfunzionamento muscolare del distretto oro-baciale (ovvero i dentini storti per i quali la causa è un movimento scorretto della lingua e della muscolatura del viso).
La logopedia abbraccia tutte le età, dal neonato, in caso di fragilità legate alla suzione, al bambino in particolar modo supportandone l’evoluzione del linguaggio e del pensiero oppure al fine di guidare il corretto equilibrio funzionale oro-faciale che consente il corretto sviluppo del volto e dell’equilibrio ortodontico.
Ci siamo davvero, ormai manca poco e tra le mie braccia stringerò Ludovica. E chiaramente ci sono delle domande che giorno dopo giorno stanno diventando sempre più forti: “Riuscirò ad allattare? Avrò abbastanza latte? Si attaccherà correttamente?”.
Domande che, per chi ha allattato, possono sembrare banali, ma fidatevi che non è sempre così! E io posso affermarlo.
Quando aspettavo Lavinia, come tutte le neo mamme, non potevo immaginare a cosa andavo incontro, cosa significhi davvero allattare. Ma soprattutto quanto possa essere difficoltoso farlo, sia a livello fisico, che psicologico. Ma ero assolutamente determinata a farlo!
Vi ricordate l'anno scorso quando in questo post vi ho parlato di un libro intitolato “La magia del mio nome”?
E se vi dicessi che è disponibile un nuovo libro che si chiama “I miei numeri magici?”
Con questo libro illustrato e personalizzato, ogni bambino diventa il protagonista di un magico viaggio alla scoperta della magia racchiusa nel giorno del suo compleanno. Per ogni cifra che compone la data il protagonista vivrà una magica avventura che lo porterà a scoprire il significato di quel numero.
“I numeri sono stupendi! I numeri sono Magici! Ognuno al mondo ha i propri numeri speciali, e quei numeri sono la chiave di tutto!”
Ed eccoci arrivate, sento davvero che il bimbo sta per nascere… e ora cosa succede?
Nell’immaginario comune il momento dell’uscita del bambino è avvolto da mistero misto alla paura del dolore e al panico.
In realtà, ragazze, diciamocelo chiaramente: i momenti delle spinte sono la parte migliore da affrontare!
Ormai le fasi iniziali in cui ti senti un po’ impotente sono alle spalle, ora veramente senti crescere in te il desiderio inconscio e incontrollabile di spingere alla vita il tuo bimbo da una parte e dall’altro invece vorresti a tutti i costi che restasse con te, al sicuro in un posto in cui sei tu a prenderti cura di lui e lo puoi proteggere con il tuo corpo.
Arriva il momento in cui, per scelta o per necessità, ci dobbiamo separare dal nostro bambino ed affidarlo a figure estranee alla famiglia, in un posto totalmente nuovo, che prevede tempi e regole diverse da quelle alle quali è stato abituato fino a questo momento.
La scelta di iscriverlo già all’asilo nido, potrebbe derivare sia da una necessità lavorativa, sia da una volontà di farlo interagire con altri bambini: indipendentemente da ciò, il bambino ha la possibilità di iniziare ad imparare a condividere spazi, giochi ed attenzioni dell’adulto.
Inoltre, per i genitori potrebbe rappresentare una possibilità di imparare a gestire la propria apprensività che talvolta rischia di non consentire al proprio figlio di sperimentare la giusta autonomia.
Al momento dell’iscrizione all’asilo nido o alla scuola materna, è importante tener conto di alcuni aspetti per fare in modo che questo momento di passaggio avvenga nella maniera più serena possibile, sia per i genitori che per il bambino stesso.
Come promesso, ecco qui il post informativo sulla immunoprofilassi in gravidanza in donne RH negative.
Vi dico subito che questo post non è ovviamente farina del mio sacco, ma sono tutti concetti presi da un file informativo dell'Azienda Sanitaria della Provincia Autonoma di Trento.
Che cosa vuol dire avere il gruppo sanguigno RH negativo?
La sigla RH si riferisce ad una proteina presente nei globuli rossi del sangue. Chi ha queste proteine appartiene ai gruppi sanguigni “RH positivo”, chi non le ha, invece, è classificato come “RH negativo”. Se una donna in gravidanza è Rh negativa, mentre il feto è Rh positivo, potrebbero verificarsi delle complicazioni.
Tra mamme, si sa, l’argomento alimentazione è piuttosto ricorrente. E come non potrebbe esserlo?
La nutrizione pediatrica è un periodo critico per lo sviluppo e la crescita di ogni bambino, che può avvenire in modo molto sereno e naturale, ma che può portare con sé anche molte difficoltà e paure.
Ecco perché, da quando esiste il mio blog, ho sempre posto molta attenzione alle tematiche alimentari, proponendovi spesso approfondimenti e pareri scientifici sull’argomento!
Sono molto felice di condividere con tutte voi il primo post in collaborazione con JustMamma, una piattaforma online per mamme e future mamme creata da Viviana, ostetrica con 15 anni di esperienza in sala parto, e Natalia, una neomamma.
Iniziamo quindi con un pezzo molto, ma molto interessante! I 10 falsi miti sulla gravidanza:
1. IL MOVIMENTO FA MALE E PUÒ IRRIGIDIRE IL PERINEO
Eccoci, cosa non si inventano i pigri! Assolutamente errato, anzi suggeriamo esattamente il contrario! Evita di stare troppo a lungo seduta, anche a lavoro magari alzati per fare due passi almeno 5 minuti ogni ora. Puoi fare passeggiate all’aria aperta, nuotare e fare yoga o pilates.
Se sei un atleta già molto allenata, puoi continuare, magari riducendo il ritmo, ma se non lo sei non cominciare ora ad allenarti per una gara. Tutte le attività aerobiche e moderate, in particolare se all’aperto sono da consigliare.
Come già sapete sono entrata nel pieno dei preparativi del nido per Ludovica… era anche ora, direte voi! Sì, lo so, avete ragione… ma probabilmente me la sono presa molto con comodo perché ho praticamente già tutto, essendo la terza figlia... L’unica cosa a cui ho dovuto davvero pensare è stata quella di acquistare un po’ di vestiario estivo, perché le prime cosine di Lavinia, essendo nata a gennaio, sono tutte invernali!
Così, come sempre, ho iniziato a fare le mie solite liste… e ho pensato che potrebbe tornare utile anche a voi!
Ovviamente ci saranno delle cose che per alcune di voi potrebbero non servire e molto probabilmente ne mancheranno di altre, ma credo che sia una buona base di partenza per non dimenticare nulla in previsione dell’arrivo del nuovo cucciolo della famiglia!
Ecco quindi la mia lista:
Tra i 18 ed 24 mesi i bambini iniziano ad utilizzare il linguaggio per codificare la loro esperienza personale: riferiscono di piccole cose che hanno fatto o vissuto, desideri ed attività che vorrebbero fare.
Oltre che al raggiungimento di questa fondamentale tappa comunicativa, in questo periodo i bambini iniziano a comunicare anche attraverso il comportamento: viene descritto, infatti, il terribile periodo dei “NO”.
Si tratta di una fase in cui appare un fisiologico aumento di atteggiamenti in senso oppositivo provocatorio, dovuta prevalentemente a crescenti esperienze di autonomia e di attiva sperimentazione della loro presente, seppur piccola, identità. Iniziano infatti a riconoscere sé stessi (anche allo specchio), camminano e corrono verso oggetti, attività e persone di loro interesse, imparano quotidianamente parole che serviranno loro per acquisire sempre maggiore autonomia. Appaiono così più frequentemente capricciosi, “testardi”, costantemente in movimento, alla continua ricerca delle attenzioni dei genitori con richiami, talvolta urla e pianti, senza apparenti motivi particolari.
Come interpretarli?
La seconda domenica del mese di maggio (che quest’anno coincide con il giorno 13) arriva la ricorrenza della Festa della mamma e l’usanza vuole che i figli le donino un regalo per ringraziarla di tutto quello che fa per loro ogni giorno!
Mancando ormai pochi giorni all’evento, immagino che sia già scattata la caccia al regalo! Ho quindi pensato di proporvi qualche idea come carinissime alternative ai soliti fiori o cioccolatini.
Ma prima, facciamo le serie e vediamo un po’ di storia...
A parlare per la prima volta di festa della mamma fu Julia Ward Howe, nel lontano 1870, che introdusse quello che venne chiamato Mother’s Day for Peace come momento di riflessione contro le guerre che in quel momento dilagavano in tutto il pianeta. Tale tipologia di ricorrenza si è poi trasformata ed evoluta in qualcosa di più commerciale, legato all’omaggio che viene fatto alle mamme, e viene ancora oggi festeggiata in tantissimi paesi anche se le date variano nei diversi mesi dell’anno.
Ci siamo! Finalmente abbiamo scelto il nome di BabyL!
Nome che forse c’è sempre stato... perché scelto da Lavinia praticamente da subito, a volte nominato dal papà, tante e tante volte sussurrato da me, mentre cerco di immaginare il volto della mia bambina.
Ma non ci siamo mai presi la briga di dire: “Ok, ci siamo, è questo il nome. È il nome giusto”.
Avevamo solo una certezza: che sarebbe iniziato per L.
E non per una fissazione in particolare, ma perché è andata così… spontaneamente.
Da quando ho scoperto di essere incinta, come ho fatto con Lavinia, anche questa volta stiamo leggendo alcuni libri che affrontano il tema dell'arrivo di un nuovo fratellino/sorellina in famiglia.
Così li voglio condividere con voi!
Sono quasi tutti consigliati dai 3 anni in su, ma ho notato che Lorenzo, probabilmente grazie all’attenzione che vede in Lavinia, ha sempre partecipato volentieri a queste letture, sebbene abbia solo 2 anni.
Sono libri anche un po' datati... alcuni li abbiamo comprati, altri li abbiamo presi in biblioteca, ma tutti molto carini!
Ecco quindi la nostra selezione e buona lettura!
Più volte vi ho promesso che vi avrei parlato di Fiemme 3000, un’azienda che post dopo post avete iniziato a conoscere, magari anche inconsapevolmente, da quando ho deciso di condividere il mio mondo sui social… la mia vita, i miei affetti, le mie passioni, la mia casa.
Dove si respira bosco e legno. Ovunque.
Dai pavimenti che fanno spesso da sfondo alle mie foto, alla mia taverna, alla libreria meravigliosa che spesso mi chiedete di chi sia, alla culla che vi ho presentato la scorsa settimana nelle story… e presto anche la cameretta di Lavinia e di Lorenzo verrà progettata e creata da questa azienda!
Il detto del Dottor Cragin (1916) “Una volta cesareo, sempre cesareo” è ormai una frase fuori moda nel mondo dell’ostetricia.
Il parto spontaneo dopo taglio cesareo non solo è possibile, ma è una pratica che si sta diffondendo molto.
Viene sempre di più proposto alla donna precesarizzata il cosiddetto “Parto di prova”, ovvero la possibilità di travagliare e partorire spontaneamente. La percentuale di successo è infatti molto buona: 60% per le donne con un taglio cesareo e nessun parto spontaneo alle spalle, 80-85% per le donne con taglio cesareo e almeno un parto spontaneo alle spalle.
La gravidanza, momento magico di cambiamento, fisico e psicologico, di ogni futura mamma. Ogni donna viene assalita da dubbi amletici, tanti (troppi) specialisti che ci mettono parola, tanti (spesso troppi) esami che hanno trasformato nove mesi di scoperta e di rinnovamento in una corsa contro la burocrazia, all’esame facile e infine anche all’integratore facile. Medici, ginecologi, farmacisti, vicine di casa e amiche che iniziano a consigliare di prendere questo quello e quell’altro in nome di una ‘sicurezza in più’ o di una ‘salute’ che in realtà si costruirebbe in primis a tavola…
Oggi vorrei soffermarmi su uno dei campi che mi competono: gli integratori!
Partendo dal presupposto che normalmente e fisiologicamente nessuno di noi avrebbe bisogno di integratori se conducessimo una vita sana all’aria aperta, esponendoci normalmente al sole e mangiando in maniera equilibrata e varia e soprattutto abbondando con i cibi vegetali…. Ci sono dei momenti della vita in cui gli integratori (alcuni, non tutti!) sono necessari.
Avete già pensato al dolce per Pasqua?
Tranquille lo ha fatto la nostra Julia per noi! Ecco qui la sua ricetta per questi bellissimi e buonissimi Muffin di carote.
Ingredienti per circa 15 muffin:
Ragazze il calendario dice che è primavera, anche se le temperature di questi giorni cercano di demoralizzarci...
Sapete che cosa significa? Che si avvicina il tanto amato/odiato cambio armadio. Nonché il total shopping per i bambini, per i quali pare essere una missione impossibile ammortizzare gli acquisti per più di una stagione.
Cliccando qui potete leggere un vecchio post, ma sempre molto utile per quanto riguarda lo shopping online per i bambini (e anche per noi mamme).
Mentre oggi proviamo a stilare una lista dei siti più interessanti per le mamme in dolce attesa! Sicuramente ne avrò dimenticato qualcuno di interessante e certamente molti non ne conoscerò… quindi sbizzarritevi nei commenti e segnalatemi tutte le vostre conoscenze in quanto a shopping online premaman!
Buon divertimento pancione!
L'arrivo del secondogenito se da un lato porta con sé la gioia della nuova attesa, dall'altro potrebbe scaturire dubbi ed incertezze rispetto alla relazione che da lì a poco si modificherà con il primo figlio: “Sarà geloso/a?”, “Come dividerò le mie attenzioni?”, “Gli vorrò bene come al primo/a?”, sono pensieri inevitabili ed assolutamente legittimi che dimostrano la forte sensibilità che da genitori si nutre nei confronti dei propri figli.
Non c'è da stupirsi se il nostro bambino (ovviamente a seconda dell'età lo farà in modo diverso) metterà in atto comportamenti provocatori o, in altri casi, comportamenti tipici di quando era più piccolo, tutte manifestazioni utili ad attirare l'attenzione che fino a qualche giorno prima era totalmente rivolta verso di lui.
Il test è positivo. Non ci sono dubbi. Sono incinta.
Shock, gioia, lacrime, paura, incredulità, felicità incontenibile. Sono tante le emozioni che ci possono colpire alla vista di quelle due lineette.
E poi le domande. Tante domande.
A quante settimane sono? Quanto nascerà? Cosa devo fare ora? E l’alimentazione? Il mio lavoro! Esistono dei corsi di preparazione al parto? Sarà il momento giusto? Che penserà la mia famiglia? E ancora molti altri punti interrogativi. Che molto spesso ritornano anche se non si è alla prima gravidanza.
Così ho deciso di mettere per iscritto i consigli che voglio dare a me stessa per cercare di vivere serenamente i prossimi mesi di gravidanza e che spero possano aiutare anche voi. Per affrontare questa dolce attesa nel miglior modo possibile e godermela, giorno dopo giorno.